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"Ho il Coronavirus, ma stringo i denti e vado avanti: la macchina amministrativa in questi giorni non si ferma. Alcuni cittadini ancora sembrano non aver capito la gravità del momento: per questo stiamo andando verso l'adozione di misure più stringenti". Parola del sindaco di Misano Adriatico, Fabrizio Piccioni, che nelle scorse ore ha annunciato, con un comunicato stampa, di essere positivo al Covid-19.
Sindaco, come sta in questo momento?
"La febbre si è un po' abbassata e la fase critica è stata superata. Nei prossimi giorni sarò chiamato per fare il tampone che mi dirà se sono ancora positivo al virus. Nel frattempo mi sono organizzato per portare avanti il mio lavoro da casa. Ringrazio naturalmente i miei collaboratori e gli assessori della Giunta che in questo momento difficile non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto".
Come è entrato in contatto con il virus?
"Difficile dirlo. Un sindaco ha sempre molti impegni ed incontri sia sul proprio territorio che all'esterno. Dal 7 marzo sono in quarantena volontaria dopo aver iniziato ad accusare i primi sintomi: febbre abbastanza alta, tosse, difficoltà respiratorie. Qualcuno dice che il Coronavirus ha gli stessi effetti di una semplice influenza: vi posso assicurare che non è affatto vero e che non si tratta per niente di una passeggiata di salute. In quarantena si trovano anche i miei familiari, che per fortuna non hanno avuto sintomi, e alcuni miei collaboratori".
Il Comune però non si ferma. Come avete impostato l'attività della macchina pubblica?
"Abbiamo mantenuto aperti i servizi fondamentali, come Polizia municipale e Protocollo, mentre per tutti gli altri ci siamo affidati allo smart working. La stessa Giunta si è attrezzata per portare avanti il lavoro attraverso lo strumento della videoconferenza oppure il proprio computer".
Anche a Misano, come nel resto della Provincia, alcune persone continuano a non rispettare i divieti per il contenimento del contagio.
"Gli spostamenti per lavoro o per fare rifornimento di cibo e farmaci sono garantiti, ma bisogna tagliare tutto il superfluo: la passeggiata, il giretto al mare, l'uscita per incontrare gli amici. Se iniziamo fin da ora a rispettare le regole in maniera rigorosa abbiamo buone possibilità di contenere il fenomeno. Altrimenti rischiamo di trascinarci questa situazione fino all'estate, con un bilancio pesante in termini di vite umane ed economia. Nella zona sud, in particolar modo, l'aumento dei casi è davvero considerevole. Per questo motivo come sindaci ci stiamo attivando per chiedere alla Regione di lavorare ad una proposta che introduca misure più restrittive al fine di limitare l'infezione".
