Sarà discussa domani (giovedì 21 dicembre) dal Consiglio comunale di Santarcangelo la delibera per l’acquisizione a titolo gratuito da parte del Comune del complesso di circa 122mila metri quadrati di proprietà della società Buzzi Unicem spa che comprende l’ex cementificio di San Michele.
“Acquisire l’ex cementificio al patrimonio pubblico consentirà di partecipare a bandi, finanziamenti Pnrr o intercettare altri fondi sovraordinati per la rigenerazione dell’area, unico modo per realizzare un’operazione di sviluppo pubblico-privata con una progettualità pienamente inserita nel contesto di San Michele, in grado di tenere insieme l’interesse di tutti grazie a una forte regia pubblica” dichiarano la sindaca Alice Parma e l’assessore alla Pianificazione urbanistica, Filippo Sacchetti.
“Arriva quindi a un primo, importante compimento il lungo lavoro di questi anni, che dovrà produrre risultati a beneficio della collettività e prima di tutto degli abitanti di San Michele, restituendo vita e finalità pubblica – concludono sindaca e assessore – a un’area molto estesa che da anni si trova in stato di abbandono”.
Il percorso per individuare una nuova destinazione all’area dell’ex cementificio è cominciato nel 2009, con la cessazione dell’attività il 31 dicembre 2008 dopo 90 anni di presenza a Santarcangelo. Dal 2012, con il forum “Quale futuro per l’ex cementificio Buzzi Unicem?”, l’Amministrazione comunale apre un confronto pubblico che coinvolge cittadini, associazioni e comitati in un dibattito ampio e partecipato.
La necessità di confrontarsi con la proprietà per inserire la rigenerazione dell’area all’interno di un processo amministrativo porta il Comune a inserire le prime previsioni relative all’ex cementificio – da trasformare in polo culturale ricreativo con una serie di servizi per la frazione di San Michele – all’interno del Piano operativo comunale, approvato nel 2017. Attraverso una relazione costante con la proprietà, a fine 2020 viene siglato un protocollo d’intesa che definisce tempi e modi per la redazione di uno studio di fattibilità che analizzi lo stato dell’area e delinei il suo possibile sviluppo futuro.
Nel frattempo – a fine 2021 – l’Amministrazione comunale acquisisce dal demanio il tracciato dell’ex ferrovia Santarcangelo-Urbino, che insieme ai caselli e al sedime per la realizzazione del percorso ciclopedonale comprende l’area dove sono situati alcuni magazzini dell’ex cementifico nei pressi del fiume Marecchia, diventando di fatto comproprietaria del complesso industriale: magazzini dove, peraltro, è stato temporaneamente depositato il patrimonio del Museo etnografico per consentire i lavori di ristrutturazione, con un consistente risparmio economico per il Comune.
Consegnato nel 2022, lo studio di fattibilità – finanziato dalla proprietà con un investimento di circa 100mila euro – ha evidenziato tra l’altro che l’area di San Michele non rappresenta più un asset di rilievo per la società Buzzi Unicem spa, inducendo il Comune ad avanzare di conseguenza una richiesta di acquisizione a titolo gratuito dell’intero complesso.
La delibera del Consiglio comunale rappresenta dunque il primo passaggio formale in questo senso, che dovrà essere completato con l’approvazione di un atto analogo da parte del cda dell’azienda entro fine 2023, mentre la cessione materiale dell’area è prevista per il 2024.
Prima di cedere il complesso al Comune, la proprietà dovrà completare la bonifica dell’area già intrapresa sulla base delle indicazioni della Provincia di Rimini e di Arpae, nonché realizzare una recinzione alta due metri e mezzo per delimitare l’area del corpo di fabbrica storico, alla quale non sarà possibile accedere per evidenti ragioni di sicurezza.
Con ulteriori 100mila euro che Buzzi Unicem spa verserà all’Amministrazione comunale, invece, sarà effettuato un intervento di sistemazione generale relativo al verde, all’illuminazione e alla pulizia dell’area, in modo da consentire alcuni usi temporanei del complesso in attesa di individuarne la destinazione definitiva.