Dopo l’approvazione del Rue e del nuovo regolamento sulle monetizzazioni, il Comune di Rimini si avvia all’introduzione di un’ulteriore misura per incentivare e sostenere la ripresa del comparto edilizio, promuovendo la rigenerazione e riqualificazione del patrimonio esistente. La III commissione consiliare riunitasi questa mattina ha espresso parere favorevole alla riduzione dei criteri per il calcolo degli oneri di urbanizzazione, introducendo abbattimenti che in maniera mirata interessano tutte le diverse funzioni.
“Questo provvedimento per l’adeguamento degli oneri e dei contributi di costruzione segue la delibera già approvata nel 2019, a valle di un percorso che aveva visto la Regione Emilia Romagna rivedere la procedura di calcolo degli oneri – spiega l’assessora alla gestione del Territorio Roberta Frisoni (nella foto)– Già in quell’occasione avevamo anticipato che avremmo monitorato l’andamento dei nuovi parametri, per introdurre eventuali aggiustamenti. Aggiustamenti che oggi diventano improcrastinabili, anche alla luce delle conseguenze della pandemia sull’economia del Paese e che vede oggi, grazie alle politiche intraprese ai diversi livelli istituzionali, in ripresa su un comparto strategico come quello edilizio. Oggi interveniamo con un provvedimento che riduce ulteriormente gli oneri edilizi nel comune di Rimini, con abbattimenti che toccano trasversalmente funzioni e ambiti. Ad esempio, si porta al massimo della riduzione prevista (-15%) l’abbattimento dei valori unitari degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria per tutte le funzioni (residenziale, commerciale, direzionale, turistico, produttivo e rurale)”.
“Nel complesso – prosegue l’assessora - si tratta di una misura che risponde in primo luogo alla necessità di stimolare la ripresa del settore attraverso la rigenerazione urbana, andando ad integrarsi con le politiche nazionali, regionali e comunali, e con strumenti come il superbonus 110, il decreto semplificazione e appunto il nuovo Rue approvato recentemente dal Comune di Rimini. Crediamo che questi nuovi incentivi possano essere un ulteriore stimolo a far sì che la ripresa del settore non sia limitata nel tempo, ma che possa proseguire e diventare strutturale anche nei prossimi anni. In questa fase ci sono tanti cittadini e imprese che grazie a sgravi e incentivi hanno deciso di investire in opere di rigenerazione edilizia ed è importante mettere loro a disposizione una tastiera diversificata e completa di strumenti. In particolare – conclude l’assessora Frisoni – interveniamo anche sul comparto alberghiero, che come è noto è tra le categorie escluse dal Superbonus, così come si incentivano ulteriormente interventi di demolizione e ricostruzione e si favorisce l’insediamento delle funzioni sportive diffuse. Infine, con il provvedimento si consente di sommare incentivi volumetrici e quelli economici, proprio per accompagnare la spinta alla rigenerazione”.