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Cronaca 14:11 | 19/09/2019 - Rimini

Inchiesta Tecnopolo-Acquarena: le rivelazioni di Biagini

Una patata bollente. Per il Comune di Rimini e per i personaggi coinvolti. Il 24 settembre prossimo è infatti in programma presso il Tribunale di Rimini la prima udienza nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla magistratura riminese su Tecnopolo ed Acquarena. Una vicenda che trae origine dall'esposto presentato nell'estate del 2015 (ne parlò in anteprima il quotidiano La Voce di Romagna) dall'allora assessore ai Lavori Pubblici (Giunta Gnassi) Roberto Biagini. Dopo anni di indagini 16 persone sono state iscritte nel registro degli indagati tra i quali anche tre dipendenti comunali e il personaggio chiave dell'inchiesta, Mirco Ragazzi (allora Consulente del C.A.R. -Consorzio Artigiano Romagnolo- e di altre imprese). Biagini ha oggi parlato in conferenza stampa dopo un accesso agli atti “per far conoscere come funzionava il sistema Rimini". Ma aìha anche specificato che sarebbe felice "se tutti venissero assolti". All'ex assessore (che di professione fa l'avvocato) non va giù il modo di porsi della politica di fronte ad una vicenda così delicata. A causa di quell'esposto egli venne "punito" impedendogli di essere candidato alle elezioni politiche del 2016. Biagini ha prodotto e messo a disposizione della stampa interecettazioni ambientali e telefoniche che fanno parte dei 10 faldoni dell'indagine.