L'antenna della Wind al Castello di Coriano è cosa fatta. Da questa mattina sono in corso le operazioni di installazione dell'apparecchiatura contestatissima dai residenti della zona e anche dalle forze di minoranza. Proprio da una di queste si alza l'ennesimo grido di protesta anche se, a cose fatte, serve a ben poco.
"Oggi è un giorno triste per Coriano - scrive Cristian Paolucci, segretario del locale Pd e Consigliere Comunale di Insieme per Coriano - una sconfitta per tutti i cittadini perché, mentre noi parliamo, l’antenna viene installata al castello. Il caso mostra, oltre all’abbruttimento del paesaggio, l’abbruttimento di questa politica. Intendo dire che la politica della città è stata sconfitta perché è venuto a mancare il dialogo onesto tra amministrazione e cittadini, basato sulla fiducia reciproca e sulla trasparenza. Sono saltate le regole comuni della partecipazione. I corianesi hanno esplicitato, in più occasioni, il loro pensiero contro l’installazione dell’antenna al castello, venendo depistati ogni volta con dichiarazioni rassicuranti, puntualmente smentite dai fatti successivi. Per questo, anche in qualità di segretario del PD corianese, ho espresso l’amarezza e il timore che ciò porti un sentimento di antipolitica, ed è anche per scongiurarlo che tutte le forze di opposizione, da quelle istituzionali a quelle civiche, si sono unite in una manifestazione comune in difesa del territorio e dei principi della democrazia. Penso che, ora più che mai, sia importante lanciare un messaggio di unità sia per affermare con forza che c’è un modo diverso di fare politica, sia perché adesso è il momento di esigere il regolamento (che da tempo chiediamo) per salvaguardare altri potenziali siti. Infatti, quest’antenna potrebbe non essere l’ultima e la scelta delle prossime ubicazioni non deve essere affrontata con questa incompetenza, creando ansia nelle persone e discordia tra concittadini. Ciò è accaduto a causa delle continue minacce dell’amministrazione Spinelli e Ugolini di spostare l’antenna da un luogo all’altro, per esempio da via della Grotta a Via Lavatoio o al parcheggio del cimitero, con proposte sempre più inopportune e non condivise, mettendo gli uni contro gli altri. Strutturiamo un regolamento partecipato, perché gli errori non ricadano più sulle spalle dei cittadini e si possa guardare ai cambiamenti futuri certi che le scelte saranno basate su criteri trasparenti e rispettosi della nostra comunità".