“I tentativi di ripresa degli imprenditori del settore turistico-ricettivo e della ristorazione rimarranno frustrati se le amministrazioni pubbliche non provvederanno quanto prima a velocizzare e snellire le procedure burocratiche”. Ne è convinta la parlamentare della Lega Elena Raffaelli che ha presentato un’interrogazione alla Camera sulla circolare emanata nei giorni scorsi dalla Soprintendenza di Ravenna dove si richiede una corposa documentazione per la collocazione di tavoli e sedie nelle piazze e in altre aree sottoposte a vincolo e nelle spiagge.
“Non bastavano le confuse misure prescrittive imposte dal Governo per la graduale riapertura delle attività in ginocchio dopo il lockdown, ci si è messa pure la Soprintendenza di Ravenna con una richiesta che avrà l’unico risultato di appesantire e rallentare le riaperture, pregiudicando ulteriormente ogni tentativo di ripresa. Ho quindi chiesto al ministro Dario Franceschini che il Governo adotti linee guida e protocolli di semplificazione che consentano al comparto turistico di riaprire subito e in sicurezza. L’iniziativa della Soprintendenza di Ravenna non va certamente in questa direzione: la circolare, così come è stata scritta, frustra e paralizza l’iniziativa dell’imprenditore, imponendo una procedura lunga e complessa, senza tempi certi sul parere preventivo dell’Istituto oltre a essere onerosa, perché richiede l’acquisto di materiali e arredi che non potrebbero essere ammortizzati, in quanto destinati e un impiego transitorio fino al 30 novembre 2020. Segno inequivocabile dell’incomprensione e della lontananza delle amministrazioni pubbliche dalla realtà quotidiana. L’auspicio è che il Ministro dia una risposta sollecita e concreta al problema”.