In questi giorni stanno arrivando all’ufficio ambiente del Comune di Rimini - da parte di diverse associazioni ambientaliste - diverse segnalazioni per ‘capitozzature’ e pesanti interventi di potatura degli alberi nelle aree private, non regolari e non autorizzati. Un’attività non consentita dal Regolamento comunale del verde urbano privato e pubblico.
Si tratta infatti di interventi vietati - e quindi sanzionabili dagli organi di vigilanza ambientale competenti - perché esulano dalle normali operazioni di potatura degli alberi, che prevedono un taglio del ramo fino alla dimensione massima di 10 cm. Oltre questa misura infatti si tratta di un intervento cosiddetto di ‘capitozzatura’ che, come prevede la norma, deve essere autorizzato e motivato da un tecnico agronomo specializzato o perito agrario che - valutate le condizioni di staticità e di bilanciamento della pianta, oppure le eventuali necessità legate alla sicurezza - può suggerire un taglio più incisivo dei rami.
In particolare questo tipo di intervento pesante, fatto in modo arbitrario sulle alberature, comporta differenti rischi. Le piante infatti possono subire danni anche in maniera permanente, in quanto viene compromessa non solo la loro salute e lo stato vegetativo, ma anche la sicurezza a medio e lungo termine, perché l’albero così rischia di svilupparsi in mondo non armonico e non bilanciato, e nel tempo quindi diventare insicuro, instabile o addirittura morire. Per queste ragioni la capitozzatura, senza il prescritto intervento di un tecnico specializzato, non è consentita, come prevede il Regolamento comunale del verde urbano privato e pubblico e ribadito anche nelle Linee guida per la gestione del verde urbano emanate dal Ministero dell’Ambiente nel 2017. Disposizioni che il Comune applica già puntualmente sulle potature nelle aree pubbliche e che sono obbligatorie anche nelle aree private.
Su tutti gli interventi irregolari che sono stati segnalati agli uffici comunali, attualmente sono in corso ulteriori accertamenti e verifiche da parte della Polizia Locale, oltre alle obbligatorie comunicazioni agli organi di vigilanza ambientale competenti.
“Anche i privati - ricorda l’Assessora all’Ambiente Anna Montini (nella foto) - sono tenuti ad intervenire in maniera corretta, rispettando il regolamento previsto, affinché non vengano danneggiate o si rovinino le alberature. Si tratta di una modalità di manutenzione del verde che deve essere in linea con le disposizioni operative che si adottano per le aree pubbliche. Una necessità contemplata anche dal Piano del Verde, su cui sta lavorando il Comune e dalle cui prime analisi risulta che il verde privato incide sul verde complessivo della città del 40%. Un dato che fa capire subito l’importanza della corretta gestione del verde privato nel bilancio ecologico della città. Ricordiamo quindi che queste modalità di intervento pesante sugli alberi, sono vietate e che eventualmente devono essere autorizzate e valutate da un professionista del verde.”