Proprio in questi giorni sull'albo pretorio del comune di Rimini sono stati pubblicati sei provvedimenti di decadenza, avverso a nuclei famigliari che hanno superato i valori previsti per accedere all’Edilizia Residenziale Pubblica. Per ottenere questo beneficio è previsto dalla legge un Isee non superiore a 24.400,26 euro, un patrimonio mobiliare non superiore a 49.784 euro. Tra questi decreti esecutivi pubblicato, è venuto alla luce un inquilino che dovrebbe appartenere alla categoria dei meno abbienti, per poter occupare una casa popolare. Ma lo stesso alloggiato paga 110 euro di affito mensili per il posto dove vive, ma vanta un Isee pari a 185.258 euro, più alto di quattro volte oltre il livello consentito. Lo stesso "inquilino popolare", possiede un patrimonio mobiliare di ben 1,8 milioni. Questo patrimonio anche se ricalcolato in base ai parametri attuali, si “ridurrebbe a 804.547 euro. Per gli oltre 3.000 cittadini "poveri" che aspettano un alloggio Acer, questa è stata una terribile scoperta. Ma nello stesso tempo confortante. Dato che a breve, per modo di dire, infatti passerà un anno dal momento della firma di decadenza al rilascio dello stesso (tempi tecnici), sei immobili diventeranno riassegnabili per gli stessi motivi. In provincia sono oltre 3.000 i residenti che attendono una casa popolare dove poter vivere dignitosamente.