Era davvero una baby gang, (anche se composta da non giovanissimi) secondo il PM del Tribunale di Rimini, quella finita ieri alla sbarra al locale palazzo di giustizia. Tre “ragazzotti”, che nel corso dell’estate del 2021 seminò per una sera il terrore a Riccione. Questo il trio: il primo 22 anni, il secondo 21: entrambi nati in Italia (difesi dall’avvocato Pellegrini). A completare la banda un terzo personaggio di 20 anni, marocchino. Sono finiti a processo con l’accusa di rapina aggravata in concorso e condannati ieri mattina dal tribunale collegiale di Rimini, giudice Adriana Cosenza alla presidenza, alla pena di 3 anni e 8 mesi di reclusione ciascuno, oltre a 1.200 euro di multa. I fatti di cui si narra prendono vita la sera del 23 agosto, dell’anno 2021. L’azione delittuosa nei pressi dello stabilimento balneare 96 di Riccione. Nel corso della serata il gruppetto di nordafricani prese di mira due villeggianti brianzoli di 18 anni. Due dei rapinatori per passare ancor più da duri, ad un certo punto dopo aver circondato i malcapitati turisti, ebbero pure la grande idea di tirare fuori il coltello, puntandolo al corpo e alla gola delle vittime. Quindi strapparono via con violenza una catenina d’oro, facendosi consegnare con minacce varie pure gli smartphone e qualche centinaio di euro in denaro contante. Al termine dell’azione criminale i rapinatori si diedero immediatamente alla fuga, mischiandosi ai tanti passanti che stavano transitando sul lungomare, facendo perdere al momento le proprie tracce. Ma siccome il diavolo fa le pentole e non i coperchi….I carabinieri del gruppo Radiomobile di Riccione, con l’ausilio dei colleghi delle Stazioni di Cattolica e Misano Adriatico di supporto nei mesi caldi nella Perla Verde, acquisirono tempestivamente la descrizione dai derubati dai tre aggressori, ponendo in atto una vera e propria caccia alla triade. Ma qui arriva la sorpresa. Difatti prima che i tre colpissero, alcuni dei componenti del gruppo erano stati controllati e identificati durante un normale servizio-preventivo all’altezza del Bagno 80. A quel punto, in men che non si dica, i CC svolsero ricerche ancor più veloci e approfondite, che alla “fine della giostra” portarono alla cattura lungo il canale del porto di due componenti del terzetto. Vennero bloccati dai militari dell’arma il giovane di 20 anni e quello di 21, entrambi residenti nel biellese, avevano indosso ancora la refurtiva. Per chi l’aveva passata momentaneamente liscia, il fermo e successivo arresto è arrivato ben otto mesi più tardi, grazie ad un approfondimento investigativo. In fase di richieste di pena, il Pm incaricato Davide Ercolani aveva chiesto fino a 6 anni di reclusione. Il Tribunale Collegiale ha deciso invece per come dato notizia in apertura. In questo modo anche questo caso finisce in archivio con una buona condanna. Speriamo non doverne segnalarne altri in futuro.
Cronaca
12:54 - Romagna