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Cronaca 12:51 | 15/09/2021 - Bellaria Igea Marina

La Borgata Vecchia torna a danzare in un fine settimana da applausi

Tutto pronto a Bellaria Igea Marina per la 29^ edizione de “La Borgata che danza”, il festival annualmente dedicato alle antiche forme di musica popolare, in particolare quelle tramandate attraverso i modi della comunicazione orale e visiva senza l’ausilio della scrittura. Una kermesse ormai trentennale e sempre apprezzata, anche grazie ai tanti spettacoli e alle prelibatezze della cucina tipica che, durante i giorni di festa, animano la Borgata Vecchia, nel cuore di Bellaria Igea Marina: gustabili nelle osterie ricavate direttamente dai cortili delle case del borgo. Promossa dal Comitato Borgata Vecchia in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la manifestazione vivrà due anteprime nelle serate di giovedì 16 e venerdì 17 settembre (entrambe alle 21.00 al Teatro Astra); due serate dedicate alle attività del Laboratorio di documentazione e ricerca sociale di Bellaria Igea Marina, lavoro che ha originato in tempi recenti la realizzazione dell’Archivio e la creazione del software di catalogazione partecipata “Album di Bellaria Igea Marina – Centro di documentazione multimediale sulla storia e la memoria della Città”.

Sabato 18 il via della manifestazione vera e propria tra le vie Romea e Ionio. Alle 15.00 il laboratorio di musica strumentale dell'Emilia Romagna con il collettivo di giovani musicisti Lom de Grèn. Alle 16.30 presso l’Osteria da Magnùl, la presentazione del libro “Storie folk” di Maurizio Berselli. Poco distante, in via Romea, alla stessa ora “La Carampana”, musiche da ballo della Romagna e dell’Appennino bolognese. Alle 18.00 l’evento “Emilia Romagna, terre ed arie del liscio, dalla montagna al mare”, una conferenza-concerto di Placida Staro con l’esecuzione di brani strumentali di diversi gruppi: Suonatori della Valle del Savena, Folk a Busso, I Musetta, L'Uva Grisa, La Carampana. Sempre sabato sera, la festa continua a partire dalle 20.00 con musiche di strada per tutti i gusti: dal folk al liscio emiliano, dai balli staccati montanari a quelli dell’Appennino bolognese, fino ai canti d'amore notturni con gli Amici delle Valli Piacentine.

Domenica 19 settembre si aprirà con la bella iniziativa naturalistica a cura di Tommaso Campana dal titolo “La natura a portata di mano”, piccolo trekking alla scoperta dei sentieri lungo il fiume Uso. Poi dalle 10.00 via alle danze ancora in via Romea e via Ionio, con Quintët e Bal a Palchët, il ballo “liscio” alla maniera piemontese; a seguire, Il Fiorindo e la Cadrega Fiurija, racconti e testimonianze sul “Teatro di Stalla” in Canavese, a cura di Bruno Donna e dell’Associazione Piemonte Cultura. Alle 12.30, sempre domenica, il Ristorante Albergo Hotel Pozzi ospiterà “E’ qui che si canta?”, pranzo e canti estemporanei (con prenotazione obbligatoria al 3401738661). Alle 15.30 si torna in Borgata, con un pomeriggio di presentazioni, balli e approfondimenti che sarà aperto dal laboratorio a cura di Thomas Bertuccioli e della Compagnia di Viva el Ball! di Pesaro “alla ricerca delle danze perdute tra la valle del Cesano e quella del Conca. Gran finale nella serata di domenica, con le osterie aperte e ancora musica lungo le contrade: con Rinaldo Doro, Beatrice Pignolo e il Gruppo Piemonte Cultura “Lj Danseur dël Pilon”, L'Uva Grisa (Romagna), La Vaporiera, I Musetta e gli Amici delle Valli Piacentine, Folk a Busso (Emilia), Compagnia di Viva el Ball! (Marche). Poi ancora la ‘chicca’ sperimentale diretta da Fabio Mina, con una formazione orchestrale improvvisata composta dai suonatori dei gruppi presenti al Festival ed i saluti finali con musiche e canti in libertà, a cui tutti possono partecipare.

L’accesso sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde COVID-19 in base all’articolo 9-bis del decreto legge n.52 del 2021. In caso di controlli a campione, sarà sanzionato il soggetto privo di certificazione; in caso di maltempo gli appuntamenti avranno luogo al Cinema Teatro Astra.

Info: [email protected] | 0541.343746

(Foto Cesari)