Durante l’ultimo fine settimana lavoro intenso per i Carabinieri della Compagnia di Novafeltria che hanno rafforzato i controlli sul territorio di competenza, anche finalizzati a monitorare il rispetto delle disposizioni in essere volte a contenere la diffusione del Covid-19. Tra le oltre 120 persone sottoposte a controlli da parte delle pattuglie della Compagnia di Novafeltria impegnate nella giurisdizione, tre sono state denunciate all’A.G. di Rimini.
I Carabinieri della Stazione di Novafeltria hanno denunciato una cittadina cinese 47enne per “ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato” ed un 52enne residente nell’Alta Valmarecchia per “favoreggiamento alla permanenza illecita dello straniero”. Durante il pomeriggio, nel centro abitato di Novafeltria, una pattuglia ha fermato una straniera che alla vista dell’auto con i colori di istituto, cercava di allontanarsi frettolosamente dalla zona. I Carabinieri intervenuti hanno fermato la donna che si è dichiarata priva di documenti di identificazione ed è stata accompagnata negli uffici della Stazione per la sua identificazione. Dalle verifiche svolte è emerso che la donna non risultava in regola con le norme del testo Unico dell’Immigrazione. In ragione di ciò è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Rimini per il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Contemporaneamente gli operatori acquisivano informazioni sul luogo dove la clandestina aveva trovato alloggio accertando che la stessa soggiornava in un appartamento assieme ad un 52enne dell’Alta Valmarecchia che ora dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria riminese del reato di favoreggiamento alla permanenza illecita dello straniero.
I Carabinieri della Stazione di Villa Verucchio, invece, hanno denunciato per “ricettazione” un 20enne di San Leo trovato in possesso di una seminatrice agricola oggetto di furto. Nella fattispecie, nei giorni scorsi, si era presentato presso la Caserma dei Carabinieri di Villa Verucchio un 47enne per denunciare il furto del suo macchinario agricolo ed i Carabinieri sono riusciti ad individuare il capannone dove era custodito il macchinario. A seguito dell’immediata attività di perquisizione del capannone in uso al ragazzo è stata trovata e sequestrata la macchina agricola che è stata restituita al legittimo proprietario che incredulo ha ringraziato i militari dell’Arma per le indagini svolte. Al termine delle attività i militari dell’Arma, avendo raccolto gravi indizi nei confronti del 20enne, lo hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria competente e dovrà rispondere di “ricettazione”.