Per l’amministrazione comunale di Rimini era presente la vicesindaca con delega alle politiche educative, Chiara Bellini, che nel suo intervento ha sottolineato come “il possesso dei dati e la capacità di leggerli nel contesto territoriale sia fondamentale per la lettura delle dinamiche della città del presente e per l’immaginazione di quella del futuro. Grazie ai servizi interni di statistica di cui il Comune di Rimini si è dotato, come quello del Sit che presenteremo oggi, l’Amministrazione è in grado di poter fare alcune importanti analisi su uno dei campi più interessanti ed urgenti del momento, come la relazione tra l’andamento demografico per le diverse fasce di età e l’organizzazione dei servizi educativi territoriali, anche in riferimento agli stradari dei diversi plessi scolastici. È stato proprio lo stesso ministro Valditara, ieri, ad annunciare con una certa preoccupazione i numeri del calo demografico dei prossimi dieci anni con le relative conseguenze legate al mondo scuola (ha parlato di circa 110/120 mila studenti in meno ogni anno a livello nazionale), trend proporzionalmente in linea in tutta Italia e, e quindi, anche in Emilia-Romagna e a Rimini. Un dato in controtendenza è però quello degli alunni certificati; se nell’anno scolastico in corso, a fronte di circa 40 mila studenti nelle scuole della provincia di Rimini, abbiamo 1.729 alunni certificati, nel 2002 erano solo 572, con notevoli conseguenze in termini di inclusione, didattica e bilanci. Cambia dunque la composizione delle classi, i bisogni, la provenienza, con l’aumento di studenti provenienti da diversi paesi di origine (sono più di 4 mila nella provincia di Rimini e rappresentano circa il 14% degli alluni della primaria, l’11% della secondaria di primo grado e il 10% della secondaria di secondo grado). Un trend in costante crescita che nei prossimi dieci/quindici anni porterà ad un aumento di circa l’8% di studenti immigrati nelle classi riminesi. C’è bisogno di maggiore tempo pieno e di organizzare gli attuali plessi scolastici, sempre più, anche come presidi socio culturali permanenti, a servizio della comunità di quartiere. Dati che impongono anche riflessioni sugli stradari e sui servizi, analisi che internamente all’Amministrazione stiamo già cercando di elaborare per interpretare i futuri bisogni, le necessità, le criticità ma anche le potenzialità.
RiminiInrete
Il progetto RiminInRete è nato grazie ad un iniziale finanziamento dell’Ufficio Scolastico Regionale, creando una rete nel territorio di Rimini per la realizzazione di uno strumento condiviso per l’autovalutazione delle istituzioni scolastiche. Si è concretizzato e potenziato negli anni con il contributo di tutte le istituzioni scolastiche partecipanti e grazie al gruppo di progetto. L’incontro di ieri è servito per illustrare e sperimentare gli strumenti di lettura ed elaborazione dei dati raccolti dalla Rete, per consentirne un utilizzo autonomo da parte delle singole Istituzioni nell’ambito dei processi di autovalutazione e programmazione.