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Cronaca 11:54 | 15/05/2023 - Rimini

La cultura del dato al servizio del territorio

Per l’amministrazione comunale di Rimini era presente la vicesindaca con delega alle politiche educative, Chiara Bellini, che nel suo intervento ha sottolineato come “il possesso dei dati e la capacità di leggerli nel contesto territoriale sia fondamentale per la lettura delle dinamiche della città del presente e per l’immaginazione di quella del futuro. Grazie ai servizi interni di statistica di cui il Comune di Rimini si è dotato, come quello del Sit che presenteremo oggi, l’Amministrazione è in grado di poter fare alcune importanti analisi su uno dei campi più interessanti ed urgenti del momento, come la relazione tra l’andamento demografico per le diverse fasce di età e l’organizzazione dei servizi educativi territoriali, anche in riferimento agli stradari dei diversi plessi scolastici. È stato proprio lo stesso ministro Valditara, ieri, ad annunciare con una certa preoccupazione i numeri del calo demografico dei prossimi dieci anni con le relative conseguenze legate al mondo scuola (ha parlato di circa 110/120 mila studenti in meno ogni anno a livello nazionale), trend proporzionalmente in linea in tutta Italia e, e quindi, anche in Emilia-Romagna e a Rimini. Un dato in controtendenza è però quello degli alunni certificati; se nell’anno scolastico in corso, a fronte di circa 40 mila studenti nelle scuole della provincia di Rimini, abbiamo 1.729 alunni certificati, nel 2002 erano solo 572, con notevoli conseguenze in termini di inclusione, didattica e bilanci. Cambia dunque la composizione delle classi, i bisogni, la provenienza, con l’aumento di studenti provenienti da diversi paesi di origine (sono più di 4 mila nella provincia di Rimini e rappresentano circa il 14% degli alluni della primaria, l’11% della secondaria di primo grado e il 10% della secondaria di secondo grado). Un trend in costante crescita che nei prossimi dieci/quindici anni porterà ad un aumento di circa l’8% di studenti immigrati nelle classi riminesi. C’è bisogno di maggiore tempo pieno e di organizzare gli attuali plessi scolastici, sempre più, anche come presidi socio culturali permanenti, a servizio della comunità di quartiere. Dati che impongono anche riflessioni sugli stradari e sui servizi, analisi che internamente all’Amministrazione stiamo già cercando di elaborare per interpretare i futuri bisogni, le necessità, le criticità ma anche le potenzialità.

RiminiInrete

Il progetto RiminInRete è nato grazie ad un iniziale finanziamento dell’Ufficio Scolastico Regionale, creando una rete nel territorio di Rimini per la realizzazione di uno strumento condiviso per l’autovalutazione delle istituzioni scolastiche. Si è concretizzato e potenziato negli anni con il contributo di tutte le istituzioni scolastiche partecipanti e grazie al gruppo di progetto. L’incontro di ieri è servito per illustrare e sperimentare gli strumenti di lettura ed elaborazione dei dati raccolti dalla Rete, per consentirne un utilizzo autonomo da parte delle singole Istituzioni nell’ambito dei processi di autovalutazione e programmazione.