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Cronaca 12:21 | 16/11/2024 - Rimini

La Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini ha consegnato alla prof.ssa Simonetta Nicolini e al pittore Vittorio D’Augusta il Premio Pruccoli 202

La Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini ha consegnato alla prof.ssa Simonetta Nicolini e al pittore Vittorio D’Augusta il Premio Pruccoli 2024 per il loro impegno nel custodire e promuovere il patrimonio culturale italiano.

La cerimonia svoltasi al salone delle Feste di palazzo Buonadrata è stata anche l’occasione, oltre che per ricordare un personaggio come Enzo Pruccoli ed il suo straordinario contributo alla promozione artistica e culturale sul territorio, per presentare la ristampa aggiornata del volume di Jon Lindsay Opie “Nel Mondo delle Icone. Dall’India a Bisanzio”, curato da Alessandro Giovanardi e pubblicato da Jaca Book.

Una presentazione utile al presidente della Fondazione, Paolo Pasini, per annunciare il ciclo di conferenze dal titolo “Rimini: crocevia fra Oriente e Occidente” che nel 2025 esplorerà il ruolo di Rimini come punto di contatto e di osmosi culturale fra i due mondi.

“Vogliamo studiare e approfondire – ha detto il presidente Pasini in apertura - ciò che Robert Kaplan, politologo americano e tra i cento più importanti pensatori globali, ha scritto nel suo libro intitolato Adriatico, area geografica che individua il nostro mare e cita Rimini quale portale verso oriente, non solo per l’Italia ma per tutto il continente. Un’area nella quale vengono a contatto civiltà, culture, religioni e arti. Il viaggio di Kaplan parte proprio da Rimini, dal Tempio Malatestiano, luogo di sepoltura di Gemisto Pletone, ultimo grande filosofo bizantino cui si deve la riscoperta del neoplatonismo. Proporremo momenti di riflessione e approfondimento che crediamo utile ad una città come Rimini che sa creare ponti e connessioni, che inevitabilmente inducono a riconoscere diversità che si influenzano”.

Parlando del libro di di Jon Lindsay Opie, Simonetta Nicolini ha detto che “Per una storica dell'arte, questo importante libro è una vertiginosa immersione nella lettura teologica e liturgica dell'immagine sacra dell'Oriente; inoltre, è un preziosissimo percorso erudito attraverso le sacre scritture. Esso apre prospettive di lettura diverse e segrete anche per chi si occupa di storia dell'arte dell'Occidente aiutando a costruire ponti tra culture apparentemente anche distanti”.

Vittorio D’Augusta ha ricordato che “In questa nostra civiltà dilaniata da guerre e barbarie, che induce alla vergogna, l’andare a scoprire le origini archetipe delle religioni e delle immaginazioni visive, dunque le nostre stesse radici, offre al lettore il beneficio di ritrovarsi dentro una umanità della cui storia poter essere orgoglioso”.

Entrambi hanno poi voluto ricordare Enzo Pruccoli. Ho conosciuto Pruccoli – ha detto Simonetta Nicolini - come anche altri amici e studiosi, sulla terrazza di Casa Campana a Santarcangelo. E' stato, come tutti sanno bene, una persona di eccezionale valore e di straordinaria cultura. Ma era anche, per tutti gli amici, un osservatore acutissimo e spiritoso del mondo e delle persone, e regalava momenti indimenticabili di divertimento intelligente. E' un grande inaspettato onore ricevere un premio che a lui è dedicato”.

“Ho condiviso con lui – ha ricordato Vittorio D’Augusta -  una singolare esperienza formativa per noi giovani di allora: il trovarci a far parte del Circolo Gobetti, un circolo culturale riminese nato come luogo di studi politici e sociologici, aperto a varie tendenze, dai partiti di sinistra, alla tradizione liberale e repubblicana, alla Democrazia cristiana. Pur nelle differenze degli orientamenti e delle vicende personali, quella stagione ha lasciato in tutti noi una specie di attitudine alla ricerca come normale modus vivendi”.

 

 

 

 

 

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