“Il Pd, schiavo dell’ideologia e della demagogia delle correnti interne, non ha voluto votare la nostra risoluzione che intende valorizzare dal punto di vista storico, culturale e sociale il corpo degli Alpini. Il Pd voleva inserire un riferimento alle presunte molestie denunciate da alcune donne durante l’adunata nazionale di Rimini, pur in assenza di prove e con l’unica denuncia presentata archiviata, ma non prestiamo il fianco a chi vuol presentare gli alpini come molestatori e in stato di ebbrezza”. Lo ha detto il capogruppo della Lega e commissario della Lega Emilia, Matteo Rancan (nella foto) intervenendo oggi in Consiglio regionale dove maggioranza e minoranza si sono scontrate sulle diverse posizioni in margine alle polemiche che hanno accompagnato l’adunata degli alpini che si è svolta in primavera a Rimini. “E’ evidente l’imbarazzo del Pd – ha attaccato Rancan – nel aver depositato un atto, a prima firma della consigliera Roberta Mori – che avanza pensanti accuse e responsabilità nei confronti degli alpini, presunti autori di molestie non comprovate”.
Rancan ha poi puntato il dito contro le dichiarazioni del vicepresidente della Regione e candidata alle elezioni politiche Elly Schlein: “E’ inaccettabile che abbia dichiarato che “per intervenire su molestie degli alpini non servono le denunce. Le segnalazioni arrivate devono essere prese sul serio”. Si tratta di dichiarazioni pubbliche che chiariscono le intenzioni politiche della sinistra circa i fatti di Rimini, una sinistra che generalizza rispetto a una bufera che si è conclusa con una sola denuncia sporta, tra l’altro archiviata” ha spiegato l’esponente del Carroccio.
“Siamo tutti contro la violenza di genere ma non bisogna estremizzare perché così si ottiene risultato opposto: in questo caso è stato appurato che di violenze non ce ne sono state e le giustificazioni della nostra maggioranza sono pura demagogia” ha concluso Rancan.
Cronaca
16:19 - Romagna