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Cronaca 11:32 | 20/05/2024 - Rimini

La Polizia di Stato passa al settaccio le strutture ricettive della città: espulso uno straniero pericoloso

La Polizia di Stato di Rimini, impegnata in serrati controlli riguardanti l’ordine e la sicurezza pubblica, il decoro urbano, la regolarità delle strutture ricettive e la verifica delle presenze, ha proceduto, nella giornata di mercoledì 15 maggio ad effettuare una verifica presso una struttura ricettiva sita nella zona sud di Rimini.

In particolare, personale della locale Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Rimini, unitamente agli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Bologna identificava nella struttura 14 persone alloggiate, di cui 11 straniere.

Tra queste ultime veniva identificato un cittadino di nazionalità tunisina, di 47 anni,che, dai controlli effettuati successivamente dal personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Rimini, risultava irregolarmente presente sul territorio nazionale e già destinatario di provvedimenti di espulsione.

Dagli approfondimenti degli agenti veniva riconosciuto come il soggetto che, in passato, sempre a Rimini, si era reso protagonista di atti violenti che avevano portato a diverse condanne per aggressioni e lesioni, oltre che per resistenza e violenza nei confronti delle Forze dell’Ordine.

In particolare, veniva identificato come il soggetto che, nel giugno 2020, completamente ubriaco, aveva distrutto con una spranga di ferro un’autoambulanza, ed aggredito i passanti ed i poliziotti, in zona mare a Rimini, urlando frasi ingiuriose contro chiunque, seminando il panico per oltre due ore; fatti per i quali è stato condannato alla reclusione per 1 anno e due mesi.

Per tali ragioni, nei suoi confronti, veniva nuovamente adottato il provvedimento di espulsione in quanto persona pericolosa, con accompagnamento diretto alla frontiera.

Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura, dopo la convalida presso il Giudice di Pace di Rimini, hanno provveduto ad accompagnarlo e scortarlo fino in Tunisia nella giornata di ieri, riconsegnandolo nelle mani delle autorità tunisine.