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Cronaca 11:26 | 15/02/2024 - Riccione

La Sindaca Angelini non ci sta e replica alle accuse di chi era in precedenza al governo "di una città lasciata in preda alle baby gang"

Di seguito una dichiarazione della sindaca di Riccione Daniela Angelini.

Questa mattina sono rimasta stupita nel leggere, a proposito di sicurezza, le dichiarazioni di chi era al governo di Riccione mentre la città veniva lasciata in preda alle baby gang. 

Soprattutto, mi ha sorpresa il fatto che si continui ancora a riconoscere una qualche credibilità a chi, alla prova dei fatti, si è dimostrato totalmente inadeguato rispetto alla responsabilità di contribuire, supportando le altre forze dell’ordine, a garantire l’ordine pubblico. 

Chi oggi soffia sul fuoco dell’insicurezza faceva parte della giunta comunale che assisteva inerme alla presa della città. Davvero ci siamo dimenticati chi era l’assessora alla Polizia locale, nonché componente della Camera dei Deputati, e chi erano gli altri componenti della squadra di governo - quelli che oggi parlano - mentre centinaia di baby delinquenti prendevano a sassate le vetrine dei negozi, devastavano le auto, rapinavano i turisti e sequestravano persino gli autobus di linea? 

Possibile che non si abbia ricordo dell’immenso danno di immagine - a cui ha contribuito l’incapacità di chi era al governo municipale -  arrecato a una città come la nostra che fonda la sua economia sull’accoglienza? 

Soltanto io ricordo il consiglio comunale straordinario chiesto da tutte le categorie economiche e i comitati cittadini per implorare l’allora amministrazione di fare qualcosa per fermare lo stato di assedio?

Come sindaca di Riccione di tanto in tanto mi capita di illudermi che chi ha ricoperto ruoli di responsabilità e prestigio, come ad esempio quello di Deputato, avendo a cuore le sorti della propria città, possa oggi rappresentare un ponte, un collegamento diretto con il Governo attualmente in carica. 

Con rammarico, mi trovo invece a dovermi rassegnare all’evidenza, alla pochezza politica di chi neppure una benché minima responsabilità riesce ad assumerla. Non mi riferisco tanto al fallimento sul campo, consegnato alla storia, casomai qualcuno lo avesse dimenticato, quanto al contributo che, come amministratori, se pure di minoranza, potrebbero o dovrebbero fornire alla città. 

Come tutte le altre località della Riviera e della Romagna, anche Riccione, purtroppo, registra episodi di criminalità come furti e spaccate ma grazie al lavoro di presidio quotidiano delle forze dell’ordine e al contributo della nostra Polizia locale non siamo di fronte a un’emergenza. 

Ritengo che sia del tutto irresponsabile cercare di fare apparire la situazione come allarmistica nel tentativo - assolutamente vile - di ritrovare un consenso perduto a ragione. Una strumentalizzazione bieca che - mi domando se ne abbiano coscienza - finisce per denigrare innanzitutto la professionalità, l’impegno e il sacrificio di chi è deputato al controllo del territorio e alla conduzione delle indagini.

Mi si consenta una sola considerazione sull’assessore Oreste Capocasa. Possiamo dire soltanto grazie al prezioso contributo che un uomo di Stato del suo livello, che ha guidato alcune tra le Questure più rilevanti d’Italia, sta fornendo alla città di Riccione.