Venerdì 19 Marzo, alle ore 11, rispettando tutti i protocolli e distanze di sicurezza del caso, visto che l'Emilia Romagna si trova in Zona Rossa, e con solo persone provenienti da Morciano, si è tenuto l‘Incontro del T MUB, nella sede del Museo a Morciano di Romagna Via Pascoli 15, con una diretta Facebook dalla Pagina della Fondazione Boccioni, con il seguente programma:
- Cardellini ha illustrato e svelato ulteriori aspetti legati a questo Museo. In particolare, ha descritto le quattro pareti che saranno aperte alla fruibilità del pubblico, previa prenotazione. Inoltre, ha consegnato alcune tessere della Fondazione e ringraziato i Membri del Comitato Operativo e tutte le persone, oltre venti, che collaborano con la Fondazione. Questa visita parziale delle quattro pareti, è importante per consentire una ulteriore conoscenza di Boccioni durante lo svolgimento del Tour Boccioni.
«Questo museo che non appartiene solo a Morciano, alla Valconca o all'Emilia Romagna, ma vuole essere nazionale – spiega Cardellini -.Il T Mub è nato per far conoscere Umberto Boccioni, che ancora è poco conosciuto, purtroppo. Stiamo facendo qualcosa di veramente straordinario, soprattutto in questo periodo di restrizioni. Noi vogliamo dare un segnale forte, di cultura, di arte e civiltà. Il Museo T Mub verrà inaugurato ufficialmente sabato 19 giugno, alle 11 e si potrà accedere solo su invito e solo se si è membri della Fondazione».
- Maria Teresa Bigi di Morciano di Romagna, è stata insegnante-educatrice, con particolare interesse per Umberto Boccioni. La Bigi ha dato voce ad Umberto Boccioni, leggendo intensamente il 1° capitolo dal titolo: “Perché siamo Futuristi?“ tratto dal libro “Pittura e scultura Futuriste“ (Dinamismo plastico) di Umberto Boccioni.
«Sappiamo che Boccioni ha firmato quasi tutti i manifesti del Movimento Futurista, gran parte li ha scritti lui, oltre ad essere co firmatario – sottolinea la Bigi -.Quando giudicò quest'opera, nel 1914, lui già ci si era dedicato molto e bisogna dire che se confrontiamo il linguaggio di questo scritto con scritti privati, possiamo vedere che grande scrittore fosse. Non solo, un grande pittore e scultore ma anche un ottimo scrittore». Poi, la Bigi recita alcuni passi: “Perché siamo Futuristi? Nelle innumerevoli discussioni e conferenze che ho fatto in Italia e all’estero, ho sempre trovato nei pittori, scultori, architetti e negli artisti in generale, la più completa ignoranza sulle finalità dell‘opera d‘arte. L‘indifferenza più cieca sulla necessità di una stretta relazione storica con il momento in cui essa appare. Per quasi tutti, l‘opera d'arte è un fatto isolato, un fenomeno di esecuzione più o meno gradevole. Quasi tutti confondono l'atto di dipingere, scolpire o costruire con l‘atto creativo. Si illudono che la lacrimetta versata sulla prima sciocchezza che ci appare significhi ispirazione. I pittori, per esempio, i nostri cari scapigliati pittori, vogliono dipingere come sentono, poveretti… E tremano di terrore se devono riporre il più leggero controllo alle loro emozioni. Tutti, artisti, dilettanti e pubblico, hanno un fardelletto di dolcissime abitudini sentimentali che difendono a morsi e a graffi per non separarsene dinnanzi all‘evidenza delle più elementari verità”.
- Orietta Binotti ha relazionato sulla struttura, in itinere, del Tour Boccioni, per scoprire Boccioni e la Romagna.
«Sono estremamente orgogliosa di presentare l'aspetto emozionale di questo tour dedicato a Boccioni – racconta la Binotti -.Attraverso questo tour, che si svilupperà in 7 tappe, andremo a conoscere l'esperienza di vita dell'artista, grazie alle sue opere e al suo vissuto. Il nostro viaggio inizierà dalla Piazza Boccioni con la meravigliosa opera “Il Colpo d'Ala” di Arnaldo Pomodoro, che ha sempre considerato Umberto Boccioni il suo Maestro, perché attraverso la scomposizione monumentale delle forme, è riuscito a rappresentare il suo animo futurista. Il Colpo d‘Ala rappresenta l‘uccello viaggiatore che con audacia e con forza vuole prendere nuove direzioni. Nella seconda tappa si visiterà l’opera di Boccioni “Sviluppo di una bottiglia nello spazio“ costruita in rapporto di 1/5 dell’originale dallo scultore Umberto Corsucci. La terza tappa, invece, riguarda l‘ingresso del Museo T Mub con la visita parziale di quattro pareti, mentre la quarta tappa sarà la casa dove visse e crebbe l‘artista Umberto Boccioni, e si trova nella parte storica di Morciano, nel centro della Piazza Giovanni Paolo II. Dalle finestre della sua abitazione, si poteva ascoltare, partecipare al mercato, che ha sempre caratterizzato la vita commerciale di Morciano. La quinta tappa sarà la visita esterna alla Casa dove è nato Arnaldo Pomodoro. La sesta tappa, invece, sarà la visita alla targa realizzata da Giuliano Cardellini in onore di Boccioni che, in questo momento, si trova nell‘atelier di Cardellini. Nella ultima tappa, ci sarà la possibilità di degustare quelle che sono le specialità culinarie ed enogastronomiche del territorio. Chi vorrà avrà anche la possibilità di soggiornare in più strutture situate nell‘entroterra».
Questa presentazione del “Tour Boccioni“ fa seguito a quelle di martedì 9 febbraio e venerdì 19 febbraio, che si sono svolte sempre nella sede del Museo T MUB, e sempre con la modalità della diretta Facebook sulla pagina della Fondazione Boccioni. Perché il giorno 19? Perché è il giorno in cui è nato Boccioni.
La Fondazione sta organizzando (è già in fase avanzata) il “Tour Boccioni“, con la titolare dell‘agenzia viaggi “La Galleria del Viaggiatore” di Morciano, Orietta Binotti e con la collaborazione della ex titolare dell‘agenzia di viaggio “Il Sogno nel Cassetto” Mayra Capelli, con lo scopo di far conoscere vita e opere di Boccioni e la Romagna.
Ricordiamo che il T MUB è nato il 19 ottobre del 2020, a Morciano di Romagna. Si tratta del primo e unico museo internazionale temporaneo dedicato all'artista Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 1882 – Verona 1916), in occasione del suo 138° Compleanno, con una prima presentazione avvenuta in diretta Facebook.
Ideato e promosso da Giuliano Cardellini, che da oltre trent'anni ha proposto la sua istituzione pubblica nel luogo di nascita dei genitori, per ora ancora inagibile, il museo privato realizza il desiderio del futurista Filippo Tommaso Marinetti che, dagli anni '30, voleva creare una raccolta museale dedicata all'amico. Il museo, per ora in una sede temporanea nell'attesa di trovare la sua sede definitiva nella casa natale dei genitori dell'artista, fa capo alla Fondazione Boccioni, costituita il 19 novembre del 2019 dai tre Fondatori: Cardellini, Alberto Dambruoso e Zuzanna Adamus. Il Presidente è Cardellini ed attuale vice presidente Beatrice Buscaroli.
Il Museo T MUB si finanzia con contributi pubblici e privati, adesioni alla Fondazione e donazioni.
A questo progetto, con direttore Giuliano Cardellini e con direttrice artistica Beatrice Buscaroli, stanno collaborando fattivamente anche Michela Barausse di Vicenza, Francesca Baboni di Reggio Emilia, Luca Rendina di Milano, quali membri del Comitato Operativo del Museo T MUB, nonchè Deborah Coron di Padova.
Lo spazio temporaneo si propone di raccogliere e mostrare la documentazione relativa agli anni morcianesi e la famiglia boccioniana, anche grazie ad un concorso fotografico nazionale in via di definizione e una campagna di donazione libri e, nel contempo, di acquistare opere originali o riceverle in comodato d'uso promuovendo iniziative culturali periodiche volte a coinvolgere studiosi e artisti contemporanei.
Per aderire alla Fondazione e contribuire a far vivere il museo si può visitare la pagina facebook e il sito web fondazioneboccioni.org. e si può effettuare un versamento al codice IBAN IT09S 02008 67850 000105802190.