“La Regione spieghi perché la situazione all'interno delle case di riposo del territorio emiliano-romagnolo sia “scappata di mano” e i numeri del contagio, così come dei decessi, siano così devastanti”. E' quanto chiedono i consiglieri del Gruppo Lega E-R in un'interrogazione a prima firma Michele Facci, che ricorda come già lo scorso anno, nell’ambito di un atto ispettivo (interrogazione oggetto 8005 del 22.2.2019, a firma del consigliere Michele Facci ndr) era stato evidenziato il livello di precarietà e di scarsa sicurezza nelle strutture per anziani, proprio a causa dell’eccessiva presenza di appalti al ribasso.
“L’emergenza sanitaria conseguente alla diffusione Covid 19 ha messo a nudo le criticità del nostro sistema sanitario, oltre all’inefficacia delle varie procedure adottate (il numero degli operatori sanitari contagiati, così come di quelli purtroppo deceduti, ha assunto livelli drammatici), ed ha esposto proprio gli anziani degenti presso le strutture assistite ai rischi maggiori di contagio e di mortalità, a dimostrazione dell’estrema vulnerabilità delle predette strutture, dal punto di vista della sicurezza sanitaria, della qualità dell’assistenza e dei controlli da parte dei soggetti a ciò preposti” attaccano i consiglieri della Lega.
Le stesse organizzazioni sindacali hanno recentemente denunciato la drammaticità della situazione, per la mancanza di misure preventive (la mancanza di piani di emergenza regionali; la diffusa mancanza di Dispositivi di protezione individuali; l'erronea politica di controllo sanitario attraverso i tamponi su ospiti e operatori), ed un’evidente negligenza in relazione ad alcuni casi di avvenuto contagio e conseguente decesso.
Secondo quanto riportato nel “Survey nazionale sul contagio Covid-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie” dell’Istituto Superiore di Sanità (Secondo report), nel periodo 1 febbraio-6 aprile 2020 in Emilia-Romagna vi sono stati 352 decessi all’interno delle Residenze per anziani, dei quali ben il 50% (176) ha manifestato la presenza del Covid-19 e sintomi simil-influenzali.
Pertanto, chiedono i consiglieri leghisti nell'atto ispettivo: “Per quale motivo i degenti nelle strutture assistite, così come tutto il personale a vario titolo a contatto con gli stessi, non sono stati tutelati con priorità, attesa la loro situazione di grave rischio di contagio e di mortalità?” “Il piano di emergenza regionale è stato correttamente e tempestivamente applicato anche alle strutture residenziali per anziani?” sottolineano Michele Facci, Matteo Rancan, Daniele Marchetti, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Emiliano Occhi, Stefano Bargi, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Matteo Montevecchi, Valentina Stragliati e Simone Pelloni.