L’ultimo atto del VII Summit del network G20Spiagge inizia con una affermazione condivisa dai 30 sindaci presenti: il turismo è un bene comune. Riguarda la società intera e nel sistema economico nazionale conta, comprendendo l’indotto, oltre il 13% del Pil (prodotto interno lordo) complessivo del Paese. È senza ombra di dubbio, il comparto economico più importante e i sindaci presenti ne rappresentano una buonissima parte.
La tre giorni di Caorle, l’edizione dei record con oltre 500 addetti ai lavori presenti, tra soggetti istituzionali e privati distribuiti sui vari tavoli, lancia un appello per arrivare quanto prima ad una nuova legge sullo “Status di Comunità Marine” che va discussa dal Parlamento italiano in tempi rapidi. Senza questo fondamentale apporto normativo, le destinazioni balneari non saranno in grado di competere nel mercato turistico internazionale. Tutti i soggetti pubblici presenti e le associazioni di categoria, a conclusione del Summit, hanno firmato un appello a sostegno della proposta di legge.
“Siamo molto soddisfatti che anche in questa occasione tutti i rappresentanti del Parlamento di ogni orientamento politico abbiamo condiviso pienamente le necessità delle Comunità Marine - osserva la sindaca di Riccione Daniela Angelini presente al G20Spiagge insieme all’assessore all’Ambiente Christian Andruccioli -. E’ un’espressione di vicinanza che guardiamo con molto favore ma ora, dopo le parole, vorrebbe che si arrivasse ai fatti perché è di questi, di normative che tutelino le nostre amministrazioni, che abbiamo effettivo bisogno”.
Il VII Summit del G20Spiagge termina così a Caorle dando l’appuntamento ad Alghero nel 2025 per lo svolgimento del prossimo appuntamento, con una precisa presa di posizione dei Sindaci delle coste italiane:
"È fondamentale ottenere un riconoscimento giuridico dello “Status di Comunità Marine” ed avere così finalmente a disposizione strumenti efficaci per la gestione delle nostre città. Di fronte alle crescenti difficoltà nell’amministrare i nostri territori con i criteri della sostenibilità sociale ed ambientale, ci impegniamo con coerenza e responsabilità nel supportare le nostre comunità e gli imprenditori locali nel loro ruolo di accoglienza dei visitatori. Tuttavia, nei prossimi anni, potremmo essere costretti a prendere azioni decise, anche drastiche, per garantire la sicurezza delle nostre comunità: potremmo limitare alcuni flussi, per proteggere i nostri residenti e garantire la sicurezza di tutti”.
Fanno parte del network G20 Spiagge i Comuni di Alghero, Arzachena, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Chioggia, Comacchio, Grado, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio e Vieste. Da soli i venti comuni attraggono 50 milioni di presenze l’anno, il 12% dell’intero turismo nazionale.
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