La campagna "Mai più sfruttamento stagionale" si è fatta sentire, con mobilitazioni in diverse città (Rimini, Pesaro, Massa, Bologna), che hanno visto la partecipazione e la voce di decine e decine di lavoratori e lavoratrici del settore del turismo e della ristorazione.
L'ingresso della Prefettura di Rimini è stata oggetto di un presidio che a gran voce ha espresso un concetto chiaro: chi, col proprio sudore, è la base di un settore chiave nel Paese non è disposto a portare sulle proprie spalle il peso più grosso della crisi che va profilandosi, ma al contrario tuttidisposti a lottare per vedere riconosciuti diritti e ammortizzatori sociali.
Reddito di base garantito e incondizionato, diritto alla salute per chi lavora, salario minimo, rispetto degli orari di lavoro, stop al lavoro gratuito. Questi alcuni dei punti chiave del manifesto della ristorazione e del turismo che la campagna ha lanciato, assieme al sindacato di base USB. Questa è soltanto una delle tante iniziative che la campagna metterà in piedi in queste settimane, mobilitandosi sia a livello locale che nazionale.
I promotori invitano tutte le lavoratrici e i lavoratori interessati a seguirli e contattarli alla pagina Facebook "Mai più sfruttamento stagionale".