MANUFATTO NELLA PIAZZETTA DEL FARO: TUTTI ASSOLTI GLI IMPUTATI. Davanti al Giudice Monocratico del Tribunale di Rimini dottor Raffaele Deflorio si è tenuta questa mattina l’udienza conclusiva (4 in totale) del processo che vedeva imputati Mauro Bianchi, riccionese 48enne, (personaggio leader nell’organizzazione di eventi in provincia di Rimini) per la White srl) e la Philip Morris Italia srl entrambi difesi dall’avv. Alessandro Catrani (nella foto) del Foro di Rimini; Francesco Capra, torinese 64enne, leader nelle costruzioni di stand fieristici per la Multicom Events srl (studio legale Chiusano di Torino).
Parte civile costituita : Alberto Verni per la World Investment (Studio Cuppone & Partners di Roma).
Tutti assolti gli imputati, la denuncia da cui scaturì il procedimento risale al 24 luglio 2020 ad opera del Verni e riguardava il posizionamento a Riccione nell’estate 20202 (7 luglio-15 settembre) nella piazzetta del Faro di Riccione di uno stand IQOS.
Agli imputati, in concorso, venivano contestati l’art. 633 del Codice penale per avere, in concorso tra loro, invaso arbitrariamente una porzione della Piazzetta del Faro mediante installazione di un manufatto destinato a pubblicizzare prodotti di marchio IQOS e l’art. 44 lette B dpr 380/2001 per ver realizzato il manufatto in difetto di permesso di costruire.
In relazione al capo A le difese hanno dimostrato che gli imputati non sapevano che l’area fosse privata, come dimostrato,,fra l’altro, dall’autorizzazione scritta a firma Achille Zechini comandante della Polizia Locale e rilasciata prima dell’installazione dello stand. Del resto dal 2017 si ripetevano lì eventi simili, sempre autorizzati dalla Polizia Locale e mai nessuna, persona offesa inclusa, aveva lamentato alcunché. Diversi testi in Aula hanno confermato che nessuno a Riccione sapeva che tale piazzetta fosse privata e, come detto dall’avv. Alessandro Catrani nella sua discussione: “sotto il sole di Riccione ne erano tutti ignari”.
Lo stesso architetto Paola Favale, responsabile del Comune, h dichiarato di averlo saputo solo dopo la denuncia dalle persona offesa, a fine estate 2020.
In relazione al capo B il consulente della difesa di Mauro Bianchi, ing. Luca Bersani di Rimini, ha dimostrato inoppugnabilmente come il manufatto non necessitasse di alcun permesso di costruire e che la destinazione urbanistica dal responsabile del Comune di Riccione Paola Favale fosse erronea trattandosi di un evidente b13 (mostra pubblicitaria non destinata alla venfita) e non di c2 (depositi, magazzini, opere di edifici industriali o destinate alla vendita).
Assoluzione, dunque, per entrambi gli imputati: per il capo A il fatto non costituisce reato, per il capo B il fatto non sussiste. Il pm aveva chiesto 15 di reclusione e 10 di arresto oltre a 12mila euro di multa. La parte civile la condanna e una provvisionale di 10mila euro.