“Il fatto è grave, le conseguenze drammatiche perché vite umane sono state messe in pericolo da un delinquente e solo per un miracolo non siamo qui a parlare di una tragedia”.
L’analisi a mente fredda di Nicola Marcello (candidato consigliere di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni amministrative) è ovviamente preoccupata e negativa dopo i fatti di sangue successi sabato sera a Rimini.
“Non mi piace partecipare alla caccia alle responsabilità né trasformare un caso così tragico in polemica politica – dice Marcello – ma io credo che in primis vadano individuate le misure governative per evitare che personaggi di questa pericolosità possano andare in giro come se nulla fosse. A livello locale, lo ricordo ancora, sono stato il primo ad ipotizzare un sistema di Polizia Partecipativa e lo ribadisco: solo attraverso una task force che possa mettere insieme Forze di Polizia, Polizia Locale e Gruppi di Vicinato sarà possibile arginare il problema in una realtà così particolare come quella della nostra città”.
Marcello esprime “solidarietà e vicinanza nei confronti dei feriti, delle loro famiglie e soprattutto del bambino del Bangladesh che ha rischiato la vita” . E conclude: “L’ingresso in Italia di cittadini stranieri che chiedono lo status di rifugiato va verificato subito. Non si possono affidare a centri di assistenza senza prima le verifiche del caso. Il somalo in questione, se è vero come è vero che era segnalato come persona pericolosa, doveva essere respinto e l’iter per lo status di rifugiato non doveva nemmeno iniziare. Questo va spiegato al ministro Lamorgese, ai governanti romani e a tutti coloro che, in nome di una assistenza sociale tutta da verificare, permettono a troppi l’ingresso in Italia. Mi auguro e ne sono certo che nei confronti di questo individuo la pena per i reati che ha commesso sia quella adeguata. Esemplari, infine, le Forze di Polizia intervenute”.