"In occasione delle ultime elezioni politiche, quando qualche amico, guardandomi stupito, mi chiedeva perché non fossi candidato nelle di Firza Italia, gli rispondevo anche con un po' di imbarazzo, trovando qualche plausibile scusa a cui non credevamo ne' io ne',tantomeno, il mio interlocutore . Oggi posso essere più esplicito . Berlusconi è stato, a mio avviso, un genio visionario dell'imprenditoria ed un uomo che, intuendo nel 1994 prima di tutti cosa sarebbe accaduto, ha colto il momento opportuno per creare poi,con grandi capacità, una forza politica determinante per il nostro Paese negli ultimi trent'anni. Personalmente gli devo tanto per l'entusiasmo che ha saputo far nascere in me in questi anni, mentre per quanto riguarda Forza Italia il bilancio e' in pareggio. Molto ho ricevuto ma molto ho anche dato. Negli ultimi 7/8 anni però', l'azione politica di Forza Italia si è fermata e non per demerito della sua classe dirigente ma, soprattutto per l'inerzia di Berlusconi che, mentre da un lato, per motivi prettamente anagrafici anche plausibili non faceva più nulla, dall'altro non consentiva neppure alla sua creatura di muoversi con le proprie gambe. Questa colpevole inerzia ha fatto crescere prima la Lega di Salvini ed oggi il partito della Meloni senza che questi portassero quella ventata di nuove idee tipica di Forza Italia della prima ora, la quale fu capace di rendere popolari i concetti di un pensiero liberale prima relegato ai salotti di notai e banchieri, costringendo anche la sinistra a rivedere vecchie posizioni estremiste e superate dai tempi. Il merito di Salvini prima e della Meloni oggi, è stato quello di offrire una proposta seria e credibile che ripercorreva a grandi di linee ciò che Forza Italia aveva proposto per prima, ma che non era più in grado di rappresentare in modo credibile. E per uno come me che parlava di Forza Italia nel 1993 con Nino De Flavis e gli emissari di Berlusconi a Riccione e poi ha costruito la storia di Forza Italia a Rimini per oltre vent'anni, è tristissimo e quasi insopportabile, assistere al declino politico di un uomo che porta con se una storia gloriosa a cui hanno creduto milioni di persone in Italia. Oggi, alla luce degli ultimi episodi relativi alla formazione del Governo, sono sempre più convinto della mia scelta. Il Berlusconi generoso, anche troppo, che per il bene della coalizione sacrificava i suoi uomini, è stato sostituito dal Berlusconi rancoroso che non si rassegna ad essere subalterno e si vuole vendicare facendo proposte inaccettabili e provocatorie solo per dimostrare che è sempre Lui a comandare. Presidente, abbiamo davanti una occasione unica per dare finalmente un Governo di centro destra legittimato dal voto, a questo Paese. E se non è Lei a guidarlo è colpa del destino perché ha 86 anni e' anche un po' colpa sua perché ha perso tempo prima, quando poteva fare molto di più. Non si metta di traverso, faccia il padre nobile e non butti alle ortiche una esperienza politica gloriosa perché di quella esperienza, in piccolissima parte, ne faccio parte anche io".
Marco Lombardi