IL 31 GENNAIO 2020 E' STATO DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA NAZIONALE PER SEI MESI, ERGO DA MANTENERSI FINO AL 31 LUGLIO 2020, FIRMATO DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO... eppure c'è chi, al tempo dello stesso, ideologicamente, ha adottato un modus operandi totalmente contrapposto alle azioni che viceversa sarebbero dovute essere adottate al fine di garantire la SICUREZZA e la SALUTE della comunità italiana tutta.
Solo il 23 FEBBRAIO 2020 è stato emanato il primo D.C.P.M. relativo allo stato emergenziale che il nostro Paese stava vivendo recanti misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza sanitaria... si sono succeduti poi, senza nessuna logica razionale, decreti su decreti per restringere le LIBERTA' di ogni cittadino (25 febbraio, 1 marzo, 4 marzo, 8 marzo, 9 marzo, 11 marzo, 20 marzo, 22 marzo,...).
Considerato altresì che la stessa OMS il 30 gennaio 2020 aveva dichiarato l'epidemia di Covid-19 un'emergenza di Sanità pubblica di rilevanza internazionale, una domanda sorge spontanea da parte di chi ha un minimo di consapevolezza: come è possibile che un Governo che si rispetti, avendo conoscenza della gravità circa l'epidemia in atto ha aspettato, irresponsabilmente, ben 23 giorni per muoversi concretamente a tutela della salute della comunità nazionale in un contesto più ampio di comunità sovranazionale?
Oggi, visto la situazione drammatica che il nostro Popolo e la nostra Nazione stanno vivendo, non vorremmo essere polemici sterilmente e a prescindere circa il comportamento messo in essere dal Presidente del Consiglio, comportamento inaccettabile e fortemente discutibile laddove si è appalesata chiaramente, sicuramente e certamente una deriva totalmente irrazionale circa le azioni messe in essere, pur tuttavia la nostra ONESTA' INTELLETTUALE viceversa ce lo impone fortemente.
Marina Mascioni