Nella giornata di ieri, lunedì 8 maggio all’Antica Corte Pallavicina dei Fratelli Spigaroli a Polesine Parmense (Parma), si è svolta la nona edizione di “Centomani di questa Terra”, l’evento di CheftoChef, l’associazione che riunisce i migliori chef e produttori della regione Emilia-Romagna. L’evento è tornato in presenza in grande stile, con un ricco programma che ha allineato i migliori professionisti della regione per discutere di filiera e futuro.
Un appuntamento importante è stato quello curato da Giuseppe Pasquali dedicato alle Liliacee dell’Emilia-Romagna –Cipolla Borettana, Aglio di Voghiera, Cipolla di Medicina, Cipolla dell’Acqua di Santarcangelo, Scalogno di Romagna– nel quale è stato protagonista Massimiliano Mussoni, cuoco della Sangiovesa, da sempre impegnato a promuovere questa cipolla unica ottenuta allagando i terreni di coltivazione con l’acqua del fiume Marecchia.
“Mio padre era un coltivatore, difendo memoria e identità, una storia di famiglia e una bella storia di paese.”, a parlare è Mussoni che continua, “Alla Sangiovesa abbiamo sempre valorizzato questo prodotto, con il racconto e con la presenza nel menù autunnale. Il territorio è ispirazione, siamo custodi di secoli di cultura, gesti, tradizioni.”.
Al termine dell’appuntamento agrario Massimiliano Mussoni ha realizzato un piatto con la composta di cipolla dell’acqua di Santarcangelo. “La Sangiovesa è diventata negli anni qualcosa di più di un ristorante, è un luogo che testimonia l’identità in ogni sua espressione ed era naturale dedicare attenzione al prodotto simbolo di Santarcangelo di Romagna.”, le parole di Cristina Maggioli.