Nei giorni scorsi, la Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Rimini ha adottato un provvedimento di ammonimento per stalking nei confronti di una giovane infra-quattordicenne residente in provincia di Rimini. Si tratta di uno dei primi provvedimenti adottati in Italia dopo l’applicazione della nuova normativa del cosiddetto D.L. “Caivano”(Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale). Il caso è arrivato in Questura, dove sono stati evidenziati i continui atti persecutori commessi in ambito scolastico e sui social network da una giovane ragazza nei confronti di una coetanea. Tale tipologia di ammonimento, già sperimentata in materia di atti persecutori e violenza domestica, è stata introdotta dal legislatore a tutela di soggetti minori vittime di episodi di stalking, con la finalità preventiva e educativa di dissuadere gli autori, anch’essi minorenni, alla reiterazione di simili condotte delittuose che, nella maggior parte dei casi, degenerano nei fenomeni di bullismo e di cyberbullismo, nonché nei reati di ingiuria, diffamazione, minaccia e trattamento illecito di dati personali. Nello specifico, nel caso in cui non si ravvisino reati perseguibili di ufficio e non sia stata formalizzata apposita querela, il legislatore prevede la possibilità che il minore, unitamente al genitore o ad altro soggetto esercente la potestà genitoriale, possa rivolgere al Questore, in qualità di autorità provinciale di pubblica sicurezza, un’istanza di ammonimento nei confronti di altro minore di età compresa o superiore ai 12 anni, al fine di interromperne il comportamento molesto. Inoltre, è prevista la possibilità che i genitori dell’autore siano a loro volta sanzionati pecuniariamente.
Ai fini conoscitivi del fenomeno più generale della misura di prevenzione dell’ammonimento, si evidenzia che i provvedimenti adottati in questa fase dell’anno risultano in calo rispetto allo stesso periodo del 2023. Infatti, nel primo trimestre 2023 erano stati emessi 7 provvedimenti di ammonimento per atti persecutori e 2 per violenza domestica, mentre nell’analogo periodo di quest’anno sono stati emessi 3 provvedimenti di ammonimento per atti persecutori e 2 per violenza domestica.