"Sulle scuole paritarie ci piacerebbe vedere più fatti da parte della Regione. Si scelga la strada della dote scuola per garantire libertà di educazione". Così Matteo Montevecchi, consigliere regionale della Lega E-R è intervenuto in aula sul tema scuola in merito al dibattito sulle linee di mandato della Giunta Bonaccini.
Parlando dell'inevitabile riorganizzazione del comparto educativo dovuta anche dall'emergenza Covid-19, il consigliere riminese ha affermato: "Chiediamo alla Giunta di impegnarsi nella rilevazione di tutti gli edifici e le superfici utilizzabili a scopo didattico presenti sul territorio regionale, coinvolgendo comuni e province in modo da avere una regìa regionale sia per affrontare la ripartenza in presenza e in sicurezza, sia per programmare interventi di edilizia scolastica, che vertano principalmente sulla ristrutturazione del patrimonio esistente. Ciò permetterebbe una rivalutazione del patrimonio per evitare spese più importanti in futuro ed assicurare a tutti gli studenti la fruizione delle lezioni in plessi in buone condizioni e nei quali possano essere rispettati i parametri di sicurezza".
Il consigliere ha chiesto inoltre alla Giunta di attivarsi per porre al MIUR: "La richiesta di implementare l'organico docenti ministeriale, con un organico emergenziale che ogni scuola potrebbe avere in aggiunta per garantire i doppi turni e se intende al tempo stesso stanziare risorse per tutte le scuole di ogni ordine e grado per consentire questo ampliamento, attingendo sempre dalle graduatorie statali".
Un cenno anche al tema dell'abbandono scolastico: "Riteniamo sia necessario intervenire anche sul tema dell'abbandono scolastico, in particolare nell'istruzione professionale, andando a modificare l'articolo 6 della legge n.5/2011 per assicurare agli studenti un reale diritto di scelta, stabilito dalle norme nazionali, consentendo di accedere già dal primo anno della scuola secondaria di II grado, ai percorsi di IeFP presso gli Enti di formazione, senza dover necessariamente frequentare il primo anno in un istituto professionale.
Infine, il Consigliere ha concluso l'intervento in aula con una considerazione sulle scuole paritarie: "Vorrei che la Giunta parlasse più delle scuole paritarie, soprattutto senza alcun preconcetto ideologico. Mi piacerebbe vedere i fatti. Non vorremmo vedere dimenticate dalla Regione le paritarie primarie e secondarie e nemmeno i servizi educativi 0-6 anni non convenzionati. Ricordo che alle paritarie è riconosciuto dall'ente pubblico un ruolo alla stregua delle scuole statali. Ci troviamo davanti ad una ricchezza da valorizzare. Queste scuole svolgono un servizio pubblico ed è necessario che gli sia riconosciuta la possibilità di accesso a tutti quei finanziamenti europei, disposti poi dagli enti regionali, su temi quali la digitalizzazione, l'edilizia scolastica. Per quanto riguarda le famiglie, sarebbe importante attivare una dote scuola che possa permettere ad ogni famiglia di decidere liberamente che tipo di istruzione preferiscono per i propri figli, garantendo la libertà di educazione e in modo tale da abbattere le barriere di tipi economico. La dote scuola dovrà consistere in un voucher con capacità di spesa uguale per ogni studente nel medesimo corso di studi che, la famiglia o lo studente stesso, potranno spendere nell'istituto statale o paritario che sia. E penso che nulla possa esprimere meglio di questa soluzione il concetto di libertà nel campo scolastico".