“Gianni ci ha fatto conoscere quello che non abbiamo vissuto direttamente: la straordinaria avventura del Circolo del Giudizio, la lotta partigiana per la liberazione e la sua grande generosità e disponibilità nel trasmettere l’amore per la poesia dialettale”, afferma il sindaco Alice Parma. “Lo ricordiamo con i suoi amici di allora: Tonino Guerra, Lello Baldini, Nino Pedretti, Rina Macrelli, Flavio Nicolini, Federico Moroni e Giulio Turci. Ma lo ricordiamo anche nelle tante occasioni in cui è stato al fianco dell’Amministrazione comunale per trasmettere i valori della libertà, della giustizia e della democrazia agli studenti e alle giovani generazioni”.
“Poeta e critico letterario, è stato punto di riferimento per la cultura santarcangiolese anche a livello nazionale, tanto da ricevere la carica di sindaco ad honorem della Città della Poesia durante l’edizione 2017 di Cantiere poetico. Ma Gianni è stato anche punto di riferimento nella battaglia partigiana, sia per la partecipazione attiva, sia per le preziose testimonianze che ci ha lasciato, fra cui spiccano per importanza quelle legate alla notte delle bandierine rosse”.
Nel 2015 ha donato il suo archivio di scrittore e studioso del dialetto romagnolo alla biblioteca Baldini di Santarcangelo, che in occasione della sua scomparsa ha organizzato un percorso di lettura dedicato alla sua ampia produzione poetica.
La camera ardente, allestita nella sala del Consiglio comunale “Maria Cristina Garattoni” rimarrà aperta venerdì 15 (dalle 14 alle 18) e sabato 16 febbraio (dalle 10 alle 14).