La Giunta comunale ha stabilito criteri e modalità per l’iscrizione all’Albo delle botteghe storiche e dei mercati storici del comune di Santarcangelo, istituito con regolamento approvato nella Consiglio comunale dello scorso 28 ottobre. L’albo – la cui tenuta è affidata allo Sportello Unico Attività Produttive dell’Unione di Comuni Valmarecchia – nasce con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le attività economiche commerciali e artigianali tradizionalmente presenti sul territorio, sia in centro che nelle frazioni, che rivestono particolare valore storico, artistico, architettonico e ambientale. Il registro comunale sarà articolato in quattro sezioni: esercizi commerciali al dettaglio, attività artigianali, esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, mercati su aree pubbliche.
Per poter entrare a far parte dell’elenco delle “Botteghe Storiche” del comune di Santarcangelo è necessario soddisfare alcuni requisiti tra cui lo svolgimento dell’attività da almeno 50 anni continuativi (25 per le attività di ristorazione recanti la denominazione di “Osteria”), il mantenimento delle caratteristiche originarie di struttura, arredi, strumenti, documenti e altri elementi che rivestano un particolare valore e interesse storico, artistico, architettonico, ambientale, culturale o che abbiano un forte legame con la tradizione e la cultura del luogo.
Queste caratteristiche dovranno essere indicate nella domanda di inserimento all’albo che deve contenere una scheda più tecnica legata alle autorizzazioni, materiale fotografico, planimetrie, documentazioni storiche, una relazione su caratteristiche e peculiarità dell’attività, qualsiasi altra informazioni che può essere utile a sostegno della richiesta. In coerenza con l’impegno assunto nella lotta alla ludopatia, non possono essere inserite nell’albo delle “Botteghe Storiche” tutte le attività nelle quali sono installati apparecchi per il gioco d’azzardo. Per quanto riguarda infine la qualificazione dei “Mercati Storici”, l’Amministrazione comunale provvederà autonomamente a redigere l’albo dei complessi di proprietà pubblica di particolare valore storico, artistico e architettonico destinati ad attività che operano da almeno 50 anni.
Le iscrizioni all’albo saranno valutate da una apposita commissione composta da tre membri. Una volta inserite nel registro, le attività dovranno mantenere le caratteristiche (struttura, arredi, strumentazioni) originarie: qualora si presentasse la necessità, i proprietari e gestori dovranno sottoporre al parere della commissione proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione della struttura, degli arredi e di qualsiasi altri elementi di decoro.