Doppio intervento delle Fiamme gialle del Gruppo di Rimini - nell’ambito dell’operazione “fake buster”, pianificata e coordinata dal Comando Provinciale – in appena tre giorni. In due diverse attività di Rimini gestite entrambi da cittadini bengalesi sono stati individuati e sequestrati complessivamente oltre 1.600.000 prodotti: si tratta di articoli per lo più provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese, da considerare pericolosi per la salute del consumatore, sulla maggior parte dei quali è stata rilevata altresì l’omessa indicazione delle informazioni in lingua italiana riguardanti la composizione merceologica, la provenienza, i materiali impiegati, le istruzioni, nonché tutte le ulteriori prescrizioni d’impiego previste dal Codice del Consumo. Assoluta importanza riveste la riscontrata assenza di tali informazioni soprattutto in relazione ai potenziali danni conseguenti al contatto con la pelle di alcuni prodotti sequestrati quali orologi, bracciali, anelli, collane ed orecchini, composti di materiali diversi tra metallo, gomma e legno. Per i due esercenti non in regola, si profilano, oltre alla possibile confisca della merce, le previste sanzioni pecuniarie che saranno applicate dalla Camera di Commercio di Rimini, alla quale i due sono stati segnalati. In ordine alla provenienza degli articoli sono in corso gli opportuni approfondimenti