L’amministrazione comunale di Riccione ha presentato oggi alla città il nuovo Piano Strategico del Turismo, frutto di un intenso lavoro di analisi, visione e pianificazione che guarda al futuro con obiettivi chiari e ambiziosi: raggiungere un milione di arrivi turistici annui (rispetto ai 876.496 registrati nel 2024) e generare un valore economico pari a un miliardo di euro l’anno entro il 2028. Un obiettivo da raggiungere attraverso interventi strutturali e integrati che portino a un profondo rinnovamento dell’intera offerta turistica al fine di consentire, tra le altre cose, di riequilibrare il rapporto tra turismo domestico e internazionale, allungando la stagione turistica ad alta attrattività a 6 mesi, e creando eventi ad hoc per “coprire” in modo equilibrato e pianificato altri periodi dell’anno che possono essere interessanti sia per il mercato nazionale che estero.
L’analisi di KPMG
A illustrare il Piano – rivolto alle associazioni di categoria, ai consorzi, ai comitati d’area, agli operatori turistici e alla stampa – è stata la società di consulenza KPMG, incaricata di condurre l’analisi di contesto e di sviluppare le proposte strategiche per rilanciare il sistema turistico cittadino. A presentare i risultati dell’indagine è stato Roberto Giovannini, partner KPMG, che ha tracciato un quadro chiaro della situazione: negli ultimi vent’anni Riccione ha vissuto una fase di evidente rallentamento della crescita mostrata nella seconda metà del secolo scorso, senza una sostanziale crescita delle presenze turistiche e confermando un trend comune a tutta la Riviera romagnola, anche se con intensità e tratti differenti.
L’analisi evidenzia in modo puntuale le diverse caratteristiche del turismo a Riccione, come ad esempio la forte dipendenza dal turismo italiano e di prossimità, con oltre la metà dei visitatori provenienti da Emilia-Romagna e Lombardia, caratteristiche note ma che devono essere interpretate nel futuro in modo completamente differente per trasformare punti di apparente debolezza in punti di forza e distintività. Molto importante per le attività turistiche riccionesi sarà non solo destagionalizzare il turismo ma anche proteggere ed allungare la stagione estiva, dove la città sta perdendo attrattività, mentre i dati mostrano una certa tenuta nei restanti mesi dell’anno.
La necessità di interventi strutturali
Il vero nodo, ha sottolineato Giovannini, è che l’offerta turistica ha faticato a evolversi rispetto ai nuovi trend di consumo, italiani e globali, non in un punto particolare ma in tutta la sua complessità: la domanda è cambiata, i bisogni dei viaggiatori si sono trasformati, ma Riccione non ha ancora saputo rispondere con un adeguato aggiornamento del proprio sistema di accoglienza e di offerta.
Ecco perché il Piano Strategico parte da un assunto preciso: servono interventi strutturali e integrati, che non si limitino a singole azioni isolate ma costruiscano un’offerta turistica totalmente rinnovata a fronte di una nuova visione di città.
Tra gli elementi chiave individuati nel Piano c’è la necessità di allungare la stagione principale da tre a sei mesi, permettendo alle strutture di lavorare a pieno regime per un periodo più esteso, e consolidando al tempo stesso la presenza dei turisti italiani, vero zoccolo duro del turismo riccionese, ma investendo con decisione anche sul mercato estero (con l’ambizione di farlo crescere fino ad almeno il 20-25% delle presenze totali entro il 2028).
Il Piano prevede una trasformazione completa dell’offerta turistica riccionese, attraverso nove direttrici operative che spaziano dall’accoglienza alla spiaggia, dalla ristorazione allo shopping, dalla cultura allo sport, dagli eventi al turismo congressuale e divertimento notturno.
La visione globale: da località iconica a brand turistico internazionale
Riccione guarda al futuro con una visione chiara e ambiziosa: diventare un brand globale del turismo, capace di coniugare tradizione e innovazione, promuovendo uno sviluppo di qualità, sostenibile e inclusivo. L’obiettivo è trasformarsi da località simbolo del turismo italiano a destinazione internazionale, riconoscibile e desiderata tutto l’anno.
Al centro di questa trasformazione c’è la valorizzazione del capitale umano, con un forte investimento sulle competenze e sul ruolo delle nuove generazioni, per affrontare le sfide di un turismo in evoluzione. Riccione punta inoltre a un modello che rispetti l’ambiente e la comunità locale, promuovendo comportamenti responsabili e gestendo i flussi turistici in modo equilibrato.
La valorizzazione autentica del patrimonio locale – culturale, artistico, gastronomico – si affiancherà alla vocazione per il wellness e lifestyle, per rafforzare l’identità di una città che offre esperienze legate al benessere, allo sport, alla salute.
Infine, Riccione vuole distinguersi per la leadership nella collaborazione pubblico-privato, per l’apertura all’innovazione tecnologica e per la capacità di evolversi in una vera smart destination, al passo con le esigenze dei nuovi viaggiatori.
Sicurezza e qualità dell’esperienza turistica
Nel nuovo Piano Strategico, la sicurezza emerge come priorità trasversale, fondamentale per costruire una destinazione turistica affidabile, sostenibile e di qualità. I viaggiatori scelgono luoghi dove sentirsi protetti: da rischi fisici, sanitari, digitali. Per questo, Riccione punta a investire in sicurezza urbana visibile, gestione efficiente dei flussi, infrastrutture sanitarie moderne e spazi pubblici ben progettati.
La sicurezza è anche parte integrante della sostenibilità, non solo ambientale ma sociale: significa prevenzione, inclusività, protezione dei dati e dei più fragili. Significa promuovere una città accogliente, che tutela residenti e visitatori. Solo così, Riccione potrà essere vissuta come una destinazione sicura, vivibile e pronta per competere a livello internazionale.
La dichiarazione della sindaca Daniela Angelini
La sindaca di Riccione Daniela Angelini ha ringraziato pubblicamente KPMG per il lavoro svolto e ha sottolineato il valore strategico del percorso intrapreso: “Attraverso questo Piano vogliamo costruire una nuova Riccione, capace di competere e di attrarre. L’obiettivo che ci poniamo è ambizioso, ma è ciò che la nostra città merita. Dopo anni di crescita rallentata e di offerte che non hanno saputo stare al passo con l’evoluzione del turismo, oggi decidiamo di cambiare passo. Non sarà semplice, ma abbiamo scelto la strada giusta: quella dell’ascolto, della pianificazione strategica e del lavoro condiviso con il territorio”.
Un progetto a lungo termine, dunque, ma con radici ben piantate nel presente: perché il futuro del turismo a Riccione – come ha ricordato la sindaca – “si costruisce a partire da oggi”.