“Insieme al direttivo daremo continuità alle azioni intraprese in questi anni per la categoria, continuando a lavorare in primis per la sicurezza, un tema cruciale quanto complesso, elemento fondamentale per la tutela del settore orafo. L’obiettivo è fare sistema con le forze dell’ordine attraverso la continua implementazione e l’aggiornamento dei sistemi di videosorveglianza integrata per cui abbiamo firmato importanti Protocolli d’Intesa nazionali e territoriali”
Il consiglio direttivo provinciale di Federpreziosi-Confcommercio, la Federazione delle imprese orafe, gioielliere, argentiere ed orologiaie, ha votato all’unanimità come presidente Onelio Banchetti. Una conferma per il gioielliere riminese, che guiderà il direttivo formato da Claudio Bertozzi (Gioielleria Bertozzi di Cattolica), Probo Burnazzi (Gioielleria Burnazzi di Rimini), Nunzia Gabrielli (Esedra Oro di Rimini), Stefano Moretti (L’Artigiano gioielliere di Rimini), Omar Tamburini (Gioielleria Sergio Tamburini di Rimini).
“Ringrazio il consiglio per avermi rinnovato la fiducia confermandomi come presidente provinciale di Federpreziosi – ha detto Banchetti -. Insieme daremo continuità alle azioni che abbiamo intrapreso in questi anni per la categoria, continuando a lavorare in primis per la sicurezza. Purtroppo apparteniamo ad una delle categorie economiche più colpite da episodi di delinquenza, come spesso riportano le cronache dei quotidiani. Un tema tanto cruciale quanto complesso, quello della sicurezza, ma elemento fondamentale per la tutela degli operatori del settore orafo. L’obiettivo è fare sistema con le forze dell’ordine, attraverso la continua implementazione e l’aggiornamento costante dei sistemi di videosorveglianza integrata per cui abbiamo firmato importanti Protocolli d’Intesa con le istituzioni, sia a livello nazionale, sia sul territorio. Mettere in sicurezza il nostro lavoro significa non solo proteggere noi stessi, le attività, i nostri collaboratori e i clienti, ma anche salvaguardare un’eccellenza italiana che contribuisce, attraverso le proprie vetrine, alla valorizzazione del territorio, all’identità economica e artigianale di qualità. Gli obiettivi del Protocollo d’Intesa prevedono l’interscambio di informazioni sui fenomeni legati alla criminalità, la promozione di iniziative in tema di prevenzione e sicurezza anche con la partecipazione delle forze dell’ordine e l’utilizzo da parte delle imprese di sistemi aggiornati di videosorveglianza e sicurezza antirapina collegabili agli apparati delle centrali operative di Polizia e Carabinieri al fine di migliorare la sicurezza territoriale integrata che, con la messa in sicurezza del singolo, mette in sicurezza anche l’intera comunità facendo sia da deterrente, sia da ausilio per le indagini successive ai reati”.