Parco del mare, ne hanno parlato in diretta sulla pagina facebook del Pd di Rimini l’architetto Stefano Boeri ed il sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
Il saluto introduttivo è stato del governatore Stefano Bonaccini che ha sottolineato come il Parco del mare sia uno “straordinario progetto, che sposta le auto per lasciare spazio ai pedoni e delle biciclette, e che si integra sugli investimenti per il trasporto collettivo”. A tal proposito ha ricordato la recente chiusura dell’accordo con Rfi per potenziare il trasporto intermodale fino ai lidi ravennati “con l’obiettivo di spingere le persone a lasciare il mezzo privato per usare il trasporto collettivo”. Ha poi fatto il punto sui diversi progetti in tema di mobilità sostenibile dal recente ampliamento del bonus bici al contributo “a chilometro” in busta paga per coloro che usano la bici per andare a lavoro; oltre ai progetti per un turismo bike 365 giorni all’anno.
“E’ un esperimento di vita pubblica all’aperto – ha detto l’architetto Boeri - che occupa una porzione molto importante del fronte mare di Rimini e che nasce da un’idea avanzata di un utilizzo non solo del litorale in senso stretto, ma di tutto il fronte urbano che da verso l’Adriatico. Stiamo parlando di un sistema di spazi pubblico, per lo sport, palestre, spazi ricettivi, della spiaggia e anche del recupero di una serie di infrastrutture verdi che si intersecano tra di loro e creano un altro sistema, tra la città e la spiaggia, di grandissimo valore. È un’esperienza molto interessante. Credo sarà un progetto modello per un modo diverso di pensare al fronte mare, non solamente sul litorale Adriatico. Stiamo per iniziare a lavorare a Riccione, dove c’è una situazione diversa, analoga al distretto Ceccarini. Sarebbe bello pensare in futuro all’idea che uno spazio pubblico continuo, rigenerato, verde, senza blocchi e barriere dovute al traffico delle auto, diventi un elemento costante di questo pezzo di metropoli adriatica, di questa città costiera che da Cervia a Cattolica è quasi continua.
“Il Parco del mare – è il pensiero di Andrea Gnassi - è frutto di un processo di partecipazione molto intenso. Trecento ettari di parco urbano, abbiamo avuto il coraggio di togliere il cemento, l’asfalto e le macchine. Un progetto radicale, matrice di una dimensione urbana forte, senza mediazioni. I luoghi dell’identità al centro della rigereazione per far riprendere alla sua comunità gli spazi urbani. Il sovranismo è una sconfitta non solo culturale, ma anche economica. Vedere che l’Austria e l’Ungheria chiudono i corridoi non solo a chi purtroppo deve scappare dal dramma della guerra, ma oggi anche ai turisti, ce la dice lunga su che pensiero è. Se sono deboli i sorvanismi tra i paesi in Europa, pensate quanto sono piccoli i sovranismi tra comuni. Già Aldo Bonomi parlava di città metropoliatana costiera: l’idea di un lungomare che diventa uno spazio unico tra il tempio malatestiano e viale Ceccarini è un’idea forte per stare nel mondo meglio; noi non dobbiamo essere “più italiani” nel mondo, ma “meglio italiani”. Questo parco del mare che arriva a Miramare, ai confini di Riccione, può proseguire. Accolgo con favore il pensarsi attorno al proprio campanile anche di borgo, ma pensarsi come un insieme.