La città di Riccione sta lentamente tornando alla normalità. Mentre si fa la conta dei danni causati soprattutto dagli allagamenti, residenti e operatori sono al lavoro per liberare gli edifici da acqua e fango. Da una prima stima ancora approssimativa emerge che sono oltre un centinaio i palazzi in cui si sono allagati scantinati e garage, facendo finire sott’acqua automobili, scooter e moto, lavatrici, attrezzature di ogni genere e tanti altri preziosi oggetti privati. Sono diverse decine gli esercizi pubblici danneggiati dalle conseguenze del maltempo: acqua e fango hanno invaso depositi di merci, cucine e sale dei locali. In spiaggia si è accumulata tanta legna arrivata dai fiumi in piena e si è verificato qualche fenomeno erosivo ma sarà possibile valutarne la portata soltanto dopo la fine della mareggiata. Insieme ai riccionesi, da ieri mattina al lavoro ci sono oltre cento volontari della Protezione civile: in 52 sono arrivati dalla colonna veneta mentre il resto, 49, dall’Emilia Romagna. Attrezzati di pompe idrovore e bobcat per la movimentazione della terra, da questa mattina, divisi in venti squadre, stanno prosciugando garage e scantinati, liberando le strade dagli accumuli di terra, sabbia e ghiaia, come nel caso di viale Cagliari. “Un aiuto molto prezioso di cui Riccione è estremamente grata: un gesto di solidarietà che va molto oltre il simbolico”, dice la sindaca di Riccione Daniela Angelini che questa mattina insieme all’assesssore all’Ambiente Christian Andruccioli ha raggiunto i volontari nel campo base allestito dalla Protezione civile riccionese nel parcheggio a ridosso del casello dell’A14.
Dopo un briefing sul campo, sono stati messi in lista centosessanta interventi urgenti di cui venti avviati immediatamente. “Una volta portati a termine - ha spiegato Gian Marco Venturoli, funzionario della Protezione civile della Regione Emilia Romagna -, verranno avviati quelli successivi fino alla ripristino di tutte le situazioni di emergenza”.
La sindaca Angelini e l’assessore Andruccioli durante tutta la mattinata hanno fatto visita ad alcune tra le zone maggiormente colpite dagli allagamenti. Nel quartiere di Raibano acqua e fango hanno invaso moltissime abitazioni. “Si sta dando risposta alle situazioni più critiche. Purtroppo servirà pazienza perché sono davvero tanti gli edifici invasi dall’acqua - ha detto Andruccioli -. Il lavoro della nostra Protezione civile, supportata dai volontari arrivati da Emilia Romagna e Veneto è davvero molto importante”. In molti casi asciugare le cantine significa infatti dare la possibilità agli elettricisti di intervenire su quadri elettrici finiti sott’acqua e ripristinare così l’energia elettrica, venuta a mancare in molte centinaia di abitazioni sin dalla mattinata di martedì, quando su Riccione si è abbattuto il nubifragio. La sindaca Angelini e l’assessore Andruccioli, oltre a testimoniare la vicinanza dell’amministrazione comunale, hanno preso nota di tutte le segnalazioni dei cittadini, inoltrandole immediatamente ai vari Enti interessati per competenza. “Tanti cittadini - osservano - ci chiedono se saranno previsti rimborsi per i danni subiti nelle proprietà private a causa del maltempo: sarà impegno dell'amministrazione portare le istanze dei riccionesi su tutti i tavoli regionali e nazionali preposti”.
In viale Corsica molte case sono state invase dal fango sceso dalla collina. Oltre che di secchi, i residenti si sono dovuti armare di badili per pulire cortili e abitazioni. Un’altra zona particolarmente colpita è stata quella di viale Asmara e i viali limitrofi a Riccione Paese. Gravi danni si sono registrati poi in prossimità dei sottopassi di viale La Spezia e viale Giovanni Da Verrazzano dove, a causa della corrente elettrica venuta a mancare, non si sono attivate le pompe dei condomini e di conseguenza si sono allagati appartamenti interrati, sottoscala e garage.
Grazie al grande sforzo del personale di Comune, Protezione civile, Geat, Hera e tutti gli altri soggetti chiamati a intervenire, è stato possibile ripristinare quasi integralmente la viabilità cittadina. “Un grande ringraziamento lo dobbiamo rivolgere a Enel che è intervenuta davvero in tempi record, restituendo la corrente elettrica a tantissime famiglie riccionesi”, osserva l’assessore alla Viabilità Simone Imola che ha presidiato personalmente per tutta la durata dell’emergenza la viabilità cittadina, oltre a fare dialogare continuamente con tutti i vari enti. Tempi più lunghi serviranno per riaprire il ponte di viale San Lorenzo e il sottopasso di viale San Gallo.
“Riccione è una città forte e solidale, si sta già rialzando. Abbiamo danni materiali che presto saranno sistemati - conclude Daniela Angelini -. Il nostro pensiero ora va alle altre province della Romagna e dell’Emilia che stanno piangendo numerosi morti e alle migliaia di persone che non possono tornare nelle proprie case”.
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