Sono oltre 3200 le persone del distretto di Rimini che, dal 15 giugno, sono state contattate da parte del Nucleo Fragilità Anziani nell’ambito del cosiddetto Piano Caldo messo in atto dal Comune di Rimini in sinergia con l’azienda Usl Romagna, la Protezione Civile e le associazioni del Terzo settore.
Si tratta, per la precisione, di un programma di supervisione – che sarà attivo fino a fine settembre - volto a mitigare l’impatto delle ondate di calore e a rispondere ai bisogni della cittadinanza, attraverso una supervisione telefonica delle persone più anziane e fragili operativa dal lunedì al venerdì.
Un servizio di ‘sentinella’ per accertarsi dello stato di salute fisico e psicologico dei cittadini più in là con l’età, che, in caso di rilevazione del bisogno, ha il compito di mettere in campo delle risposte ad hoc sulla base delle singole esigenze dell’individuo o del nucleo familiare.
Oltre alle indicazioni utili in materia di consigli e indicazioni su come affrontare le giornate più afose, il servizio, può svolgere azioni a supporto della domiciliarità con l’effettuazione di commissioni specifiche (che vanno dalla spesa al supermercato al ritiro di medicinali in farmacia) o altri interventi utili.
Il piano di azione, infatti, al di là dell’attività di carattere più informativo e di controllo, ha la funzione di rafforzare le collaborazioni sociali, di vicinato, le opportunità di aggregazione e di relazione per il sostegno delle situazioni di vulnerabilità, allo scopo di contrastare il fenomeno della solitudine e dell’isolamento.
In caso di necessità, inoltre, sono anche gli stessi cittadini che possono rivolgersi al Nucleo Fragilità Anziani chiamando al numero di telefono dedicato 0541/1490572 o, in alternativa, scrivendo una mail all'indirizzo di posta elettronica [email protected].
Consigli utili per limitare il disagio provocato dal caldo
1) Evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate. L'assunzione di bevande alcoliche deprime i centri nervosi e stimola la diuresi, condizioni entrambe sfavorevoli alla dispersione di calore.
2) Evitare di uscire tra le 12 e le 17. Queste non solo sono le ore più calde della giornata ma sono anche quelle caratterizzate dai livelli più elevati di ozono.
3) Usare tende o chiudere le imposte nelle ore più calde; limitare l'uso del forno e dei fornelli, che possono contribuire ad aumentare la temperatura in casa.
4) Non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole.
5) Consultare il proprio medico prima di assumere integratori di sali minerali, se si assumono farmaci in maniera regolare.
6) Ridurre il più possibile l'utilizzo del pannolino per i bambini e gli anziani.
7) Stare il più possibile con altre persone.
8) Se si assiste una persona vittima di un colpo di calore, colpo di sole o collasso la prima cosa da fare è chiamare i soccorsi. Nell’attesa, far sdraiare la persona colpita in posizione supina in luogo fresco e ventilato con le gambe sollevate ed eseguire delle spugnature con acqua fredda; se la persona è cosciente, somministrare dei liquidi non ghiacciati (non alcool o caffè). Fra le conseguenze del colpo di calore ci possono essere anche contrazioni e spasmi incontrollabili: in questo caso bisogna fare in modo che la vittima non si ferisca, e non deve ricevere nulla da bere o da mangiare. In caso di vomito, controllare che la via respiratoria rimanga aperta magari girando la vittima su un fianco.