Rimini è ufficialmente entrata in una settimana caratterizzata da temperature particolarmente elevate a causa dell’anticiclone africano soprannominato ‘Caronte’ che sta alzando le temperature in tutta la penisola italiana. Proprio in queste ore, è stato emesso dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna il bollettino arancione per criticità temperature estreme per la giornata di domani, mercoledì 17 luglio, nel territorio romagnolo. Un innalzamento dei livelli della colonnina di mercurio previsto a cui devono prestare particolare attenzione soprattutto le persone più anziane e fragili, per il quale il Comune di Rimini, in collaborazione con l’azienda Usl Romagna, la Protezione Civile e le associazioni del terzo Settore, ha messo in campo già dal 15 maggio il Piano Caldo, un’azione diversificata per mitigare l’impatto delle ondate di calore e per rispondere ai bisogni della cittadinanza. Attivo fino a metà settembre, questo programma di supervisione è basato in particolare su un monitoraggio telefonico attivo dal lunedì al venerdì, che in questi mesi ha permesso di mappare le condizioni di salute di oltre mille residenti. Dati i picchi di questi giorni, tuttavia, il servizio è stato operativo anche nel fine settimane, per accertarsi sullo stato di salute psicofisico delle persone anziane che vivono nel territorio del distretto. Il servizio, di fatto, funziona come una vera e propria ‘sentinella’, e, su richiesta, può attivare risposte personalizzate, anche se al momento non ci sono state richieste particolari di commissioni o aiuti a domicilio più specifici. Oltre a fornire consigli su come affrontare il caldo, il servizio può offrire supporto a domicilio, svolgendo commissioni come la spesa al supermercato o il ritiro di medicinali in farmacia, e altri interventi utili.
“Continuiamo a mantenere alto il livello di attenzione soprattutto nei confronti della cittadinanza più anziana, la quale per evidenti ragioni è più esposta alle conseguenze del caldo - è il commento dell’assessore alla protezione sociale del comune di Rimini, Kristian Gianfreda -. Ricordo dunque che le famiglie o le persone che hanno necessità di avere informazioni sui comportamenti da adottare in questi giorni o hanno delle particolari richieste di supporto, possono mettersi in contatto con la squadra di operatori del Piano che è disponibile a fornire consigli, indicazioni e, ove necessario, aiuti domiciliari”.
“Si tratta di un’attività di supervisione e assistenza che il Comune, in sinergia con l’Ausl, la Protezione sociale e il mondo del volontariato, rinnova ogni estate per venire incontro ai soggetti più vulnerabili, pensando soprattutto a colore che non hanno una rete familiare o amicale di supporto”, conclude l’assessore.
In caso di necessità, i cittadini possono contattare il Nucleo Fragilità Anziani al numero 0541/1490572 o scrivere una email all'indirizzo [email protected]. Questo contatto diretto permette agli anziani e alle loro famiglie di ricevere assistenza immediata e risposte tempestive ai loro bisogni, contribuendo a migliorare la qualità della vita durante i mesi estivi più caldi.
Fontanelle di acqua potabile per idratarsi
Una costante assunzione di acqua è fondamentale per rimanere idratati in questi giorni di caldo garantendo al proprio corpo una corretta quantità di liquidi.
Nel territorio di Rimini sono posizionate 107 fontanelle pubbliche dove i cittadini e i turisti possono bere dell’acqua potabile o riempire la propria borraccia, a cui si sommano le cosiddette Casine dell’Acqua, un bacino di ‘sorgenti urbane a km 0’ diffuse capillarmente sul territorio: via Marecchiese (incrocio con via Montese, in zona Spadarolo), la casa dell’acqua Fortech che si trova nella stazione di servizio in via Coriano 223, al Parco Cervi (via Roma), in via Lagomaggio, in via Montescudo/Via Bidente, via Baroni a Viserba, via Apollonia a Torre Pedrera, Parco Rodari a Santa Giustina, via Parigi a Miramare e in via Euterpe.
Dal Parco del Mare al centro storico, gli ambienti per il refrigerio
Oltre agli impianti per l’idratazione, la città di Rimini può contare su strutture micro e macro pensate sull’onda di un approccio ‘resiliente’. In primis, il progetto del Parco del Mare che lungo il suo percorso puntellato da spazi verdi, campi sportivi, palestre a cielo aperto e panchine per il relax, è costellato anche di fontane ornamentali che, oltre alla valenza estetica, hanno una funzione anche di refrigerio durante i periodi di maggiore caldo. A questo si aggiunge anche il 'contributo' di alcuni luoghi del centro storico, come ad esempio il velo d’acqua in piazza Malatesta, di fronte a Castel Sismondo, che favorisce il mantenimento di un ambiente per quanto possibile rinfrescante grazie alle sue nebulizzazioni. A pochi metri, inoltre, si trova il Bosco Urbano che, come suggerisce il nome, è una piccola foresta alberata in pieno centro.
Consigli utili per limitare il disagio provocato dal caldo
1) Evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate. L'assunzione di bevande alcoliche deprime i centri nervosi e stimola la diuresi, condizioni entrambe sfavorevoli alla dispersione di calore.
2) Evitare di uscire tra le 12 e le 17. Queste non solo sono le ore più calde della giornata ma sono anche quelle caratterizzate dai livelli più elevati di ozono.
3) Usare tende o chiudere le imposte nelle ore più calde; limitare l'uso del forno e dei fornelli, che possono contribuire ad aumentare la temperatura in casa.
4) Non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole.
5) Consultare il proprio medico prima di assumere integratori di sali minerali, se si assumono farmaci in maniera regolare.
6) Ridurre il più possibile l'utilizzo del pannolino per i bambini e gli anziani.
7) Stare il più possibile con altre persone.
8) Se si assiste una persona vittima di un colpo di calore, colpo di sole o collasso la prima cosa da fare è chiamare i soccorsi. Nell’attesa, far sdraiare la persona colpita in posizione supina in luogo fresco e ventilato con le gambe sollevate ed eseguire delle spugnature con acqua fredda; se la persona è cosciente, somministrare dei liquidi non ghiacciati (non alcool o caffè). Fra le conseguenze del colpo di calore ci possono essere anche contrazioni e spasmi incontrollabili: in questo caso bisogna fare in modo che la vittima non si ferisca, e non deve ricevere nulla da bere o da mangiare. In caso di vomito, controllare che la via respiratoria rimanga aperta magari girando la vittima su un fianco.