Sono un centinaio le famiglie santarcangiolesi che hanno ricevuto il contributo per ridurre il peso dell’affitto, grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione integrate dall’Unione di Comuni. Al territorio comunale, infatti, il bando annuale indetto dal Distretto socio-sanitario di Rimini nord ha destinato complessivamente quasi 150mila euro, di cui 120mila stanziati dalla Regione Emilia-Romagna e 30mila dall’Unione di Comuni Valmarecchia: le cento famiglie santarcangiolesi beneficiarie, in particolare, hanno ricevuto un contributo massimo di 1.500 euro ciascuna. I contributi erogati quest’anno per far fronte alle richieste ricevute nel 2022 sono in calo rispetto all’anno precedente, ma si mantengono comunque superiori ai livelli pre-Covid: nel 2021 i beneficiari erano 159 per un totale di circa 210mila euro, mentre nel 2020 circa 100mila euro erano stati destinati a 79 famiglie.
Tra le azioni di politiche abitative rientra anche il recente stanziamento di 44mila euro nell’ambito del patto per la casa: queste risorse, infatti, sono destinate a sostenere le famiglie e i proprietari facendo fronte a spese come ripristino dell’alloggio e anticipo di mensilità, eventuali oneri legali, prestiti sull’onore e soprattutto a coprire la differenza tra il canone sociale e quello commerciale, in modo da calmierare gli affitti, agevolare e sensibilizzare i proprietari sulla necessità di contenere gli aumenti. “Il diritto alla casa è tra i pilastri del nostro welfare locale – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Danilo Rinaldi – e per questo continuiamo a mantenere alta l’attenzione sulle necessità di chi si trova in affitto, necessità che al netto di un calo fisiologico una volta superata l’emergenza pandemica restano comunque superiori al periodo pre-Covid. Al tradizionale contributo economico si affiancano quindi i molteplici strumenti dello Sportello Casa, che oltre a misure di sostegno diretto attua un’opera costante di sensibilizzazione sui proprietari, in modo da poter offrire risposte provenienti non solo dalla pubblica amministrazione, ma dall’intera comunità santarcangiolese”.