La salvaguardia dell’ecosistema, la riqualificazione e l’implementazione degli habitat naturali lungo il percorso del torrente Marano sono al centro del progetto che il Comune di Riccione candiderà al bando regionale Pr Fesr 2021-2027 per “il rafforzamento della rete ecologica” dell’Emilia-Romagna.
La Giunta comunale di Riccione ha approvato il documento di fattibilità delle alternative progettuali relative al ripristino dell’ambiente naturale lungo il Marano. Il bando regionale prevede interventi sul territorio regionale volti a ristabilire l’equilibrio tra l’intervento dell’uomo e il contesto naturale con lo scopo di salvaguardare la biodiversità delle specie e degli habitat.
La sindaca Daniela Angelini e l’assessore all’Ambiente Christian Andruccioli esprimono soddisfazione per questo primo tassello nella realizzazione della corona verde che è l’asse strutturante la strategia green del nuovo Piano urbanistico generale. “Come promesso ai nostri cittadini durante i primi due incontri partecipati sulla strategia del nuovo Piano, accompagneremo il processo di approvazione con progetti ed interventi concreti in coerenza con la vocazione delle diverse aree e la diversificazione della promozione turistica, che in questa zona deve essere guidata e consapevole”, precisa la sindaca.
L’iniziativa prevista dal Comune di Riccione per la rete ecologica del torrente Marano mira in particolare al risanamento degli habitat naturali, alla tutela della biodiversità e alla riduzione della pressione antropica lungo il torrente Marano. Il documento di fattibilità degli interventi approvato dal Comune di Riccione ha individuato nell'area dunale pubblica, in prossimità della costa e della ex colonia Reggiana, e nel tratto fluviale compreso tra via Tortona e via Marano, gli ambiti più idonei per realizzare gli interventi di riqualificazione naturalistica, funzionale e ricreativa delle aree che saranno candidate al bando regionale. In particolare per l’area dunale è previsto un progetto di conservazione e valorizzazione dell’ambiente naturale esistente e dell’ecosistema dell’intera area dunale. Ciò permetterà sia di creare un’area informativa per il turismo naturalistico sia di preservare l’ambiente di nidificazione del fratino che da qualche anno ha eletto la spiaggia di fronte alle dune a proprio ambiente di riproduzione.
Gli interventi lungo il corso del Marano prevedono invece il rafforzamento del corridoio ecologico del torrente attraverso l'implementazione del bosco ripariale esistente e la creazione di nuove aree di riequilibrio ecologico a tutela delle specie animali, compresa la creazione di un’area umida nell’ansa del torrente dietro all’ex polveriera, che non verrà interessata dall’intervento. Il risultato sarà la costituzione di una fascia verde di grande interesse naturale lungo il Marano su cui successivamente realizzare il percorso ciclopedonale e aree di avvistamento dell’avifauna selvatica.
Il progetto metterà in campo le innovative soluzioni di architettura del paesaggio per elementi utilizzati, materiali e soluzioni basate sulla natura. Saranno privilegiati, ove possibile, il recupero e il riutilizzo dei materiali disponibili in loco (sabbie, ghiaie e legname) e derivanti da processi di riciclo. Grande importanza sarà riservata anche alle fasi di monitoraggio ambientale delle aree interessate per controllare l’efficacia degli interventi, il tasso e la qualità di accrescimento della flora e della fauna presente e la riduzione delle specie esotiche ed invasive.
Il progetto prevede una spesa complessiva di 860 mila euro di cui il 90 per cento finanziabile dal bando regionale per un valore di 756 mila euro.
“Questo è un progetto importante per la salvaguardia e il rafforzamento della nostra rete ecologica e rappresenta non solo un'opportunità per il nostro territorio, ma anche un impegno concreto per il futuro della nostra comunità e dell'ambiente che ci circonda - ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Christian Andruccioli -. L'iniziativa punta non solo alla riqualificazione degli habitat, ma anche alla tutela della biodiversità e a ripristinare l'equilibrio tra l'intervento umano e l'ambiente naturale. Questo progetto non è solo una risposta a una necessità ambientale ma è una testimonianza della nostra responsabilità nei confronti di un futuro sostenibile in cui la nostra comunità e la tutela della biodiversità saranno al centro delle nostre azioni. Accompagnare questi interventi con la conoscenza e la fruizione controllata è fondamentale per avvicinare l’uomo alla natura e consentire a Riccione di diventare lo sbocco a mare del turismo naturalistico in crescita nelle nostre aree collinari”.