Questa mattina in Provincia è stato presentato l’Osservatorio di genere 2023, realizzato a cura degli uffici Statistica e Politiche di genere e pari opportunita della Provincia di Rimini.
Dopo il saluto del presidente della Provincia Jamil Sadegholvaad, l’Osservatorio di genere, che si concentra sull’analisi territoriale socio-demografica della donna, sul lavoro femminile e la sicurezza ed è corredato da una serie di indicatori di benessere, è stato illustrato nelle sue linee principali dalla consigliera provinciale alle Politiche di genere e pari opportunita, Barbara Di Natale, e più nel dettaglio da Cristiano Attili, funzionario dell’ufficio Statistica.
Come spiegato dalla consigliera Barbara Di Natale, "il quadro dei dati emersi dall’Osservatorio di genere provinciale evidenza come sia necessario lavorare su scelte politiche di tipo strutturale, mettendo in campo azioni per accrescere l’occupazione, ridurre il divario salariale di genere, sostenere le famiglie con particolare riguardo alle donne, con politiche di welfare più attente, concrete e strutturate e non legate al tempo di una manovra economica".
Venendo ai dati principali che emergono dall’Osservatorio, si rileva che le donne in provincia di Rimini sono in maggioranza rispetto agli uomini e crescono di pari passo con l’aumentare della popolazione; la superiorità femminile nei numeri è dovuta però alla maggior longevità (ci sono 127 femmine ogni 100 maschi nella classe d’età 65+) a discapito delle classi giovani (il rapporto è a favore dei maschi dove ci sono 94 femmine ogni 100 maschi sotto i 30 anni), Negli ultimi dieci anni si assiste ad un importante “salto in avanti” in tutte le caratteristiche della donna:
- Aumenta l’età media
- Aumenta l’età al matrimonio
- Aumenta l’età media al parto
- Aumenta l’età di ingresso nel mondo del lavoro
- Aumenta l’età media delle donne straniere residenti
Le stime del 2022 indicano che per la prima volta dopo un decennio il numero medio di figli per donna, se pur di poco, è in crescita. In aumento le donne che vivono da sole, in percentuale minore per quelle con meno di 35 anni, segno delle difficoltà sempre maggiori ad abbandonare presto la famiglia e spesso il restare soli è sempre più una costrizione più che una scelta. Dopo il forte calo registrato nel 2020 sono in aumento i matrimoni registrati nel 2021 con preferenza del rito civile su quello religioso (non ancora tornati ai livelli pre-pandemia). Un matrimonio su cinque avviene con almeno uno sposo straniero. In peggioramento nel 2021 le differenze di genere nelle retribuzioni e nel numero medio di giornate retribuite, specie per quanto concerne le posizioni apicali e i contratti a tempo indeterminato: la forte ripresa registrata nei numeri dell’occupazione segnalano una ripresa nel lavoro femminile, ma con meno potere contrattuale rispetto agli anni precedenti. Superiore nelle donne l’istruzione terziaria a testimonianza del fatto che spesso le femmine rispetto ai maschi scelgono percorsi di studi più approfonditi prima dell’ingresso nel mondo del lavoro. Importanti i numeri in termini di sicurezza per reati contro le donne in provincia di Rimini. Sono 144 le chiamate al 1522 (telefono di pubblica utilità contro violenze e stalking) nel 2022 provenienti dalla provincia di Rimini, con una media, in crescita, di 122 utenti e 58 vittime annue dal 2013 al 2022. Il trimestre con i numeri più alti è stato il secondo del 2020, in coincidenza con il periodo di lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19. Il tasso di delittuosità per violenze sessuali (misurato sul numero di abitanti) risente, come noto, della forte vocazione turistica del territorio e del conseguente aumento della popolazione estiva, e resta uno dei più alti in Regione e di molto superiore alla media nazionale.