“Il problema dell’apertura di esercizi commerciali non adeguati a zone circoscritte di rinomate località turistiche o ai pregiati centri storici di tante città italiane risale a qualche anno fa e ha prodotto regolamenti locali anche molto severi e restrittivi. Come ha ben ricordato Maurizio Metto, presidente del Consorzio di viale Ceccarini, negli anni in cui ho ricoperto il ruolo di assessore ho messo mano a un testo di regolamento per evitare che nel ‘salotto buono’ di Riccione potessero insediarsi attività incoerenti con l’alta qualità dei due viali Ceccarini e Dante. Quel testo aveva appena iniziato la fase di verifica in Soprintendenza, quando si è insediata la Giunta Angelini. Da allora c’è stato il buio assoluto. Il sindaco Daniela Angelini aveva promesso di procedere su questa strada ma ancora non si vede alcun risultato. Credo che la linea conduttrice di ogni regolamento in questo settore debba essere la qualità. Non interessa chi sia il soggetto che apre un esercizio commerciale o di somministrazione, ma è indispensabile che le nuove attività inneschino un processo di crescita e offerta al rialzo e non al ribasso. Riccione non può perdere la sua fama conquistata negli anni di alta qualità dell’offerta del suo centro turistico che deve essere mantenuta in ogni suo aspetto, sia sul piano gastronomico, che dal punto di vista commerciale e dell’estetica. Sarebbe un errore senza ritorno consentire l’insediamento di esercizi purchessia ritardando, forse volutamente, la redazione di un regolamento ad hoc. L’obiettivo è arginare degrado e perdita di competitività mantenendo vivo con adeguati sostegni e progetti l’appeal della Riccione degli anni d’oro”.
Così in una nota il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Elena Raffaelli.
Cronaca
17:21 - Romagna