Una fila composta e quasi interminabile si è allungata ieri all’ingresso del Palazzo del turismo per l’inaugurazione della sala “Granturismo” con la perfomance “L’alfabeto delle emozioni” di Stefano Massini, primo atto per le celebrazioni del Centenario del Comune di Riccione. Dopo il taglio del nastro - da parte della sindaca di Riccione Daniela Angelini, la vice Sandra Villa, l’assessore Simone Imola e il presidente di Riccione Teatro Daniele Gualdi - della sala teatrale allestita a tempo di record, quasi trecento persone hanno raggiunto il secondo piano del palazzo del turismo mentre circa duecento persone hanno potuto assistere allo spettacolo in piazzale Ceccarini dove era posizionato un maxischermo per la diretta streaming. Dalla C di Coraggio, che proviene dal cuore, alla P di Paura, che si trasforma in paura di noi stessi anzitutto, passando per la I di Ira che in realtà è capace di trasformarsi in invidia, la D di Dolore, la L di Logica, N di Non ci capisco niente: Stefano Massini con il suo “L’alfabeto delle emozioni” ha saputo toccare, una dopo l’altra, tutte le corde dei sentimenti dei riccionesi. Massini sul Centenario: “Un compleanno di comunità: tanti auguri Riccione” - “Sono il primo a calcare un palcoscenico che nasce stasera: è un'emozione non da poco e trovo che sia un onore molto bello”, ha tenuto a precisare Massini al termine dell’applauditissimo spettacolo. “Sono sempre stato legato al tema della comunità e qua c’è un anniversario importante di una comunità, di una cittadina che festeggia il compleanno, come le persone. E quando si festeggia un compleanno è sempre un momento in cui si ha il senso del tempo, che è anche il senso di quanto si è cresciuti. E di quanto cammino si è fatto, e di quanto senso si è guadagnato, scoperto, trovato e di quanto ancora se ne troverà. Quindi, essere qua anche in occasione di un compleanno di comunità, un compleanno civico è una cosa molto bella. Davvero di cuore, buon compleanno”. Massini: “Tutto per me è cominciato a Riccione, a questa città dirò sempre grazie” - Lo scrittore e drammaturgo ha poi voluto ringraziare Riccione che è stato di fatto il suo trampolino di lancio verso una carriera che lo ha portato a conquistare proprio quest’anno il Tony Award, l’oscar del teatro. “Torno a Riccione dopo 17 anni da quella fine di settembre dell’anno 2005 in cui il Premio Tondelli, e quindi la cittadina di Riccione, per me ha segnato un passaggio fondamentale. Un momento in cui mi resi conto che le cose stavano cambiando. Non ho alcuna esitazione a dire che in quei giorni qua molte cose per me si misero insieme; nella giuria del Premio Riccione di quell’anno sedeva anche il mio maestro, Luca Ronconi, quello che io avevo conosciuto e di cui ero stato assistente al Piccolo quattro anni prima. L’idea che il maestro avesse votato un mio testo era già per me un premio. Poi c’era il premio vero e proprio - Massini lo vinse con L’odore assordante del bianco - . E c’era la conoscenza con colui che è stato per me il primo editore: Franco Quadri, per cui avrò sempre una immensa gratitudine. E’ stato per me un percorso, un itinerario tanto complesso, tanto variopinto, quello che in questi diciassette anni di distanza da Riccione mi ha portato in tanti luoghi del mondo, spesso in una situazione paradossale: la scrittura, che per me è sempre stata luogo di espressione delle mie zone d’ombra, è diventata invece una occasione di luce. Questa contrapposizione tra la luce e l'esposizione che ne veniva causata e comportata da ciò che era nato per dare voce alle zone d’ombra era paradossale, buffa ma al tempo stesso inquietante. Torno qui dopo 17 anni, ci torno curiosamente perché la vita è fatta sempre di coincidenze, che non sono coincidenze. ci torno nell’anno in cui l’Oscar americano è stata l’altra cosa che mi ha cambiato l’esistenza. Quindi è curioso che io torni qui esattamente in quest’anno nel luogo in cui per è cominciato tutto. Sempre grazie a Riccione. Tantissimi auguri”. “Granturismo”, la nuova sala teatrale della Città di Riccione - L’eleganza dei velluti neri lungo le pareti, la dotazione tecnica di un grande teatro, oltre duecentocinquanta posti (268) nel cuore della città. Si chiama sala “Granturismo” il nuovo spazio teatrale del Comune di Riccione. Si svelata al pubblico la sera prima che Riccione compisse cento anni, occupando interamente il secondo piano del Palazzo del Turismo, monumento simbolo inaugurato nel 1938. La sindaca Daniela Angelini: “Grazie a tutti per il grande sforzo” - “Riccione compie cento anni ma non li dimostra. Al contrario, si conferma una città estremamente reattiva: si è ritrovata improvvisamente senza un teatro, lo Spazio Tondelli, e in poco più di quindici giorni ha saputo trovare una meravigliosa soluzione, dotandosi di una nuova sala teatrale. Ringrazio tutti i dipendenti dell’amministrazione comunale e tutti i tecnici e le maestranze esterne che hanno dato prova di grande professionalità”, ha detto la sindaca di Riccione Daniela Angelini. La vicesindaca Villa: “Diamo risposta alla grande vivacità culturale della città” - “Diamo risposta al forte bisogno di spazi culturali - ha sottolineato la vicesindaca con delega alla Cultura Sandra Villa - : Riccione è una città dalla grande vivacità culturale. Questa nuova sala teatrale potrà essere utilizzata dalle associazioni musicali, i gruppi teatrali, i cori cittadini, alle scuole e più in generale diventerà il luogo della comunità, dell’espressività diffusa. Aggiungo che, se saremo bravi, questo nuovo spazio potremo anche venderlo alle realtà culturali esterne alla città. E’ un grande investimento di lungo periodo”. Alta qualità e costi dell’intervento - “Avremmo potuto optare su una soluzione di ripiego per sostituire momentaneamente lo Spazio Tondelli, i cui lavori stanno accusando importanti rallentamenti che non dipendono da questa amministrazione, e invece abbiamo puntato sulla qualità assoluta, creando con Granturismo una sorta di bomboniera in un luogo simbolo di Riccione”, ha argomentato l’assessore ai Lavori pubblici Simone Imola. Lo Spazio Tondelli sarà pronto soltanto per la stagione teatrale che partirà nell’autunno del 2023. Per una spesa che si aggira sui quarantamila euro, “in meno di venti giorni - aggiunge l’assessore - abbiamo creato un teatro vero: una sala con una dotazione tecnica di primissimo livello (quella che Riccione Teatro impiega per lo Spazio Tondelli), un impianto di illuminazione all’avanguardia ed elegantissimi velluti alle pareti. Quella che abbiamo creato è una sala polivalente che resterà a servizio della città per ogni evento di alto livello”. Simone Bruscia, direttore di Riccione Teatro: “Si è innescata una collaborazione virtuosa e creativa tra Riccione Teatro e Comune di Riccione, in poche settimane abbiamo realizzato un nuovo spazio per le arti sceniche cercando di tramutare un’idea in un progetto vivo e ambizioso capace di trasformare un luogo. La scelta di affidare a un autore come Stefano Massini l’inaugurazione della nuova sala Granturismo, legando così a doppio filo il Centenario e la nuova stagione di spettacoli e festival a cura di Riccione Teatro, testimonia la centralità della cultura e il radicamento della parola teatrale nella comunità di Riccione”.