Il Comune di Bellaria Igea Marina proporrà ricorso straordinario al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, circa la prevista realizzazione – assurta di recente agli onori della cronaca - di un impianto avicolo nel vicino territorio del Comune di San Mauro Pascoli. La decisione, formalizzata con delibera di Giunta che conferisce anche l’incarico legale, è coerente con le perplessità già espresse dal Sindaco Filippo Giorgetti (nella foto) quando l’ormai nota “questione polli” è divenuta di pubblico dominio; primo cittadino che si è fatto portavoce delle preoccupazioni dell’intera comunità, privati, famiglie e imprenditori di Bellaria Igea Marina e non solo.
“L’iter amministrativo”, spiega oggi il Sindaco, “ha visto la sostanziale esclusione del Comune di Bellaria Igea Marina da ogni forma di confronto, pur essendo prevista la realizzazione dell’impianto a meno di un chilometro dal confine comunale e a poche decine di metri da uno scolo consorziale che prosegue a Bellaria Igea Marina e nelle cui acque marittime sversa.” Ad aggravare quello che Giorgetti già a suo tempo ha definito quanto meno una “scorrettezza istituzionale”, la natura stessa dello stabilimento in questione: “un’attività insalubre di prima classe, di grandi dimensioni e dall’enorme potenziale produttivo – si parla dell’allevamento intensivo di milioni di polli - , che si vorrebbe in posizione vicinissima alla costa ed in prossimità di una località come Bellaria Igea Marina, dalla spiccata vocazione turistica, balneare e residenziale: con conseguenze rilevanti sul fronte ambientale, paesaggistico ed economico.Una decisione nata nelle stanze di palazzo e tenuta sotto traccia fino a pochi mesi fa”, rimarca il Sindaco. “Una scelta singolare”, osserva, “se pensiamo che il nostro Comune siede e partecipa a tavoli di confronto su questioni rispetto a cui è infinitamente meno coinvolto in forma diretta: penso al caso del parco eolico la cui eventuale realizzazione interesserebbe le acque a Sud di Rimini. Uno scenario che ci induce a voler vederci chiaro: non sollevando”, specifica e conclude, “una guerra contro l’uno o l’altro ente, ma sottoponendo la vicenda alla terzietà del Presidente Mattarella, in nome dell’interesse pubblico di chi vive e lavora in questi territori.”