Cronaca 12:53 | 19/09/2021 - Santarcangelo

Rissa al parco - Le reazioni: "Non si può avere paura per un figlio fuori casa"

Pioggia di reazioni su quanto accaduto nella notte a Santarcangelo. Politiche, ma anche di semplici cittadini. Di genitori preoccupati per la sorte dei loro figli, che vivono in questa città e che ieri si sono imbattuti in quello che è successo. E abitano sotto il campanone. “C’erano almeno 300 persone – racconta Andrea Barlocco, organizzatore di eventi e spettacoli – e quello che è successo richiede un paio di considerazioni specie dopo quello che ho letto nelle dichiarazioni del Comune. Se quella clementina viene ritenuta come una macrofamiglia. Come giusto che sia, e si evidenzia un problema è il capofamiglia ed in questo caso l’amministrazione comunale che deve intervenire. Ritengo esemplare in questo caso l’intervento delle forze dell’ordine perché hanno scongiurato il peggio. Fossero arrivate tardi chissà cosa sarebbe successo ed invece sono state velocissime. Seconda considerazione relativa ai riferimenti sul sociale esposti dall’Amministrazione comunale. Non si discutono, per carità, ma vorrei ricordare che dal lockdown in poi ai nostri ragazzi chiusi in una pentola a pressione non è stato semplice gestirsi. E quando hanno tolto il coperchio il sistema di controllo sociale ha avuto delle difficoltà evidenti”.

“Da madre – gli fa eco sua moglie Sabrina Saccomanni Barlocco – stanotte ho avuto paura. Mio figlio più grande lavora e prima delle 3 non torna a casa. E c’era uno di questi aggressori, maggiorenne come tutti gli altri e non un ragazzino come è stato scambiato da qualcuno, che se ne andava in giro per la città armato di coltello. Ho avvisato mio figlio. Ma non si può avere il terrore a questi livelli perché un figlio è fuori casa per lavoro, non esiste”.

Abbiamo scelto una coppia di genitori. Erano usciti assieme ai figli più piccoli per gustare un gelato e si sono imbattuti in quello che è successo. Ansia, paura, preoccupazione, sconforto, delusione sono reazioni normali di fronte ad un episodio di siffatta gravità. Purtroppo, non l'unico.

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