È arrivato il momento dell’inaugurazione. Dopo l’acquisizione e i mesi di lavoro per la riqualificazione, la storica discoteca riminese Blow Up è pronta ad aprire nuovamente le sue porte con la serata inaugurale sabato 25 maggio.
“Proprio oggi la Commissione di Vigilanza composta dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Rimini, da un tecnico del Comune di Rimini, da un medico e da un tecnico dell’Ausl Romagna e dal Comando della Polizia Locale ha dato gli ultimi pareri positivi all’apertura – spiega il presidente del SILB-Fipe Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino - dopo che il locale ha ottemperato a tutte le prescrizioni richieste in materia di igiene e sicurezza pubblica. Per avere seguito passo passo il nuovo titolare del Blow Up, Alfredo Palmieri in questo percorso, posso dire che il suo lavoro non è stato facile.
Eppure la sua grande forza di volontà, la passione per questo locale e per quello che rappresenta, gli hanno permesso di riuscirci. Per mettere in regola il locale secondo tutti gli adempimenti per la sicurezza previsti, l’investimento è stato ingente: si parla di centinaia di migliaia di euro. Mi chiedo quanto coraggio abbiano imprenditori come Palmieri nell’investire per ridare luce e valore alle discoteche, avventurandosi in un sistema che obbliga i gestori a sottostare giustamente a stringenti adempimenti, che però si scontrano con la grande facilità con cui pseudo-imprenditori sviluppano attività non consentite. Sul nostro mercato non si opera tutti con le stesse regole e la situazione non è più tollerabile.
Qualcosa però si sta davvero muovendo e deve essere un grande stimolo per tutti i gestori di discoteche. Nell’ultimo incontro in Prefettura si è sentita forte la volontà di porre rimedio a questa stortura e stiamo riscontrando sempre maggiore impegno nei controlli delle situazioni di abusivismo. Sicuramente non basta, ma di certo è un buon segnale per fermare quel senso di illegalità che più di una volta abbiamo denunciato e per il quale ci continuano ad arrivare segnalazioni.
Mi auguro che si prosegua su questa strada, perché gli investimenti importanti fatti dagli imprenditori della notte devono essere tutelati da chi prova a inserirsi in questo mestiere senza averne le autorizzazioni, ma soprattutto senza pensare che quando si fa intrattenimento la sicurezza degli avventori deve essere al primo posto”.