Sabato 5 ottobre alle ore 16 a Bellaria I.M. presso il Palazzo del Turismo, la sezione ANPI comunale celebra l’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo con la presentazione del libro “PassatoPresente” di Luigi Poiaghi.
Il programma della manifestazione di quest'anno è molto ricco di interventi, video, conferenze, immagini e testimonianze di memoria locale.
L’introduzione del Presidente della sezione ANPI professor Stefano Balestri che ricorderà l’ultima battaglia alla Cagnona del territorio di Bellaria-Igea Marina: il 26 settembre 1944 partigiani e soldati alleati si scontrarono con le ultime retroguardie tedesche e nel conflitto cadde il partigiano Pino Erardo Marcianò (1909-1944), Odo Fantini, che era a capo della 6° squadra, fu il primo ad accorrere e Marcianò spirò tra le sue braccia. Odo Fantini e Nino Vasini, già sindaci di Bellaria sono tra i protagonisti della lotta partigiana a nord del territorio provinciale di Rimini.
Seguirà l’intervento del professore Saverio Damis che delineerà un quadro generale della situazione dell’ultima guerra: dalla battaglia di Stalingrado del gennaio 1942 e le sue conseguenze, alla nascita della Resistenza in Italia, i suoi valori e i suoi obiettivi, fino alla liberazione dal nazifascismo nel settembre 1944 del Riminese e quella dell’Italia intera il 25 aprile 1945.
Alla celebrazione dell’ottantesimo della Liberazione di Bellaria, seguirà la triste memoria del decimo anniversario della demolizione del monumento alla Resistenza, che sorgeva all’ingresso del municipio la sera del 15 aprile 2014.
Un opera importante dell’artista milanese Luigi Poiaghi, che realizzò nel 1979 per la giunta di Baldassarri, il progetto dal titolo “PassatoPresente”, vincitore del concorso regionale indetto l'anno precedente. Per ricordare quel monumento il Professor Balestri presenterà il libro “Luigi Poiaghi – PassatoPresente” appena pubblicato dall’editore Pazzini di Verucchio.
Il libro conclude la promessa del responsabile dell’archivio dell'artista Poiaghi alla Sezione ANPI di Bellaria, fatta il 23 novembre 2019 durante un incontro presso la Biblioteca Panzini sul monumento alla Resistenza passatopresente.
La parte centrale del libro ospita le diciotto tavole della relazione che l’artista Poiaghi aveva presentato insieme a un plastico per partecipare al concorso. Precedono le 18 tavole quattro testi di critici d’arte che hanno scritto su quel monumento e commentato quell’opera (Renato Barilli, Virginia Cardi, Silvia Pegoraro, Massimo Pulini). Alle tavole della relazione seguono le lettere di Poiaghi inerenti la triste sorte del monumento e varie testimonianze di personaggi illustri su quella innominabile decisione della giunta priva di ogni ragionevole riferimento.
Non ci resta che il rimpianto di una intensa testimonianza perduta.
Per un approfondimento sulle qualità artistiche di Poiaghi l’ANPI di Bellaria organizza incontri e conferenze con cadenza annuale, quest'anno è stata invitata la critica d’arte Silvia Pegoraro che tratterà sull’aspetto particolare dell’attività dell’artista di Poiaghi: quello della scultura. Il suo intervento ha per titolo emblematico: Luigi Poiaghi: il corpo e l’ombra nella scultura . La professoressa illustrerà, per la prima volta al pubblico, le opere presentate a concorsi per realizzazioni in spazi pubblici, come: Il recinto dei giganti per il centro storico di Torriana; La fontana della sibilla per la Villa reale nel quartiere Chiaia di Napoli; Il gioco dell’eco per il piazzale antistante il nuovo palazzo dello sport di Faenza. E l’ultimo della serie, Come un volo di colombe per la rotonda dell’ospedale della Repubblica di San Marino.
Incipit dell’incontro le immagini del monumento cancellato accompagnate dai canti istituzionali della Resistenza, e concluderà la manifestazione bellariese la proiezione del video di Mauro Baratti: Sette lapidi e un racconto, che documenta, attraverso le lapidi, i fatti della Resistenza nella zona sud di Milano. Il racconto termina con la fuga di Mussolini, dopo il burrascoso colloquio col cardinale Schuster, e mentre sui navigli imperversava l’ultima sanguinosa battaglia. Quindi, all’alba del 25 aprile, l’apoteosi per le vie di Milano.