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Dice di essere venuto sino a Riccione per trovarsi un lavoro, quando i Carabinieri della Perla Verde lo arrestano. I fatti: pomeriggio di sabato 17 giugno, i militari dell'arma nell’ambito dei servizi volti a contrastare il fenomeno delle “baby gang”, bloccano un giovane di origine nordafricana per i reati di furto aggravato continuato, indebito utilizzo di una carta di credito e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Dalla segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa in merito ad un furto commesso all’interno di un negozio di abbigliamento di Riccione, i militari si attivavano immediatamente alla ricerca del presunto autore, sulla base della descrizione fornita dalla titolare dell’esercizio commerciale. Poco dopo, i militari rintracciavano il soggetto descritto, peraltro già controllato nei giorni precedenti sempre nelle strade centrali di Riccione, conducendolo in caserma per gli accertamenti del caso. Il giovane indossava ancora uno dei capi di abbigliamento asseritamente sottratti all’interno del negozio, ma la sorpresa si aveva all’esito della perquisizione personale che i Carabinieri effettuavano nei suoi confronti. Non solo lo trovavano in possesso di un telefono cellulare, somme di denaro, una carta di credito che aveva rubato poche ore prima ad una turista in vacanza, ma anche di due plance di hashish, del peso totale di oltre 40 grammi, poste in sequestro. Ma il fermato confermava di essere salito in città per lavorare e cercarsi una occupazione...
Anche stamane in udienza al Palazzo di Giustizia il marocchino ha dichiarato al giudice di essere arrivato in Riviera, perché avrebbe dovuto sostenere questa mattina un colloquio di lavoro in un locale a Riccione, del quale però aveva dimenticato il nome. Il Magistrato ha fissato l’udienza per l’inizio del dibattimento il prossimo 26 giugno. Nel frattempo ha disposto per il nordafricano il divieto di dimora in provincia di Rimini.
