Anche a San Giovanni arriva uno spazio per permettere ai disabili di rimanere all’aria aperta in tutta sicurezza
L'art. 47 del decreto legge del 17 marzo 2020 ha determinato la sospensione di tutte le attività nei centri diurni e semiresidenziali per persone disabili, specificando che l'Azienda Sanitaria locale poteva attivare altri percorsi protetti che permettessero il proseguimento e la continuità dei progetti psico-educativi individualizzati in favore di persone con disabilità ad alta necessità di sostegno sanitario.
"Spazi sicuri all'aperto" è il progetto realizzato attraverso la collaborazione tra l'ASL della Romagna e il Comune di San Giovanni in Marignano, grazie alla fondamentale disponibilità dell'Unità Pastorale Gesù Risorto.
Sarà, infatti, proprio l'ampio giardino della Casa dell'Ospitalità, situata nella frazione marignanese di Santa Maria ad ospitare i minori con disturbi dello spettro autistico o altre forme di disabilità accompagnati da un genitore o tutore.
Oggi è la giornata di avvio di questa nuova opportunità progettuale, alla quale attualmente hanno aderito 4 famiglie marignanesi.
Le modalità di accesso saranno regolate da un piano di prenotazione settimanale gestito da operatori del Centro autismo. I turni di accesso saranno: 10.00-12.00 e 15.00-17.00 e verranno stabiliti dei turni settimanali con apposito calendario.
L’ASL ha stilato un preciso protocollo igienico-sanitario di comportamento che gli adulti accompagnatori si impegnano a rispettare.
Importante è inoltre ricordare a tutte le famiglie con persone con disabilità fisiche o mentali una nota specifica di fine marzo da parte della Regione Emilia Romagna che ha chiarito che i cittadini con disabilità, o con problemi fisici o psichici, possono uscire per attività fisica o altre attività correlate alla propria condizione di salute, solo se strettamente necessario e osservando le regole di distanziamento sociale, eventualmente accompagnate da un familiare o da chi lo assiste.
Le Aziende USL, su richiesta dell’interessato o del familiare che lo rappresenta, rilasciano una certificazione che attesti la condizione o lo stato di disabilità e le eventuali ulteriori informazioni ritenute necessarie.
L’Amministrazione precisa: "Come per quanto attiene all’ambito di prevenzione del contagio, è la Sanità che ci sta guidando sulle norme e misure preventive e di cura, così per le persone con disabilità si è cercato di trovare strumenti nuovi per rispondere alle esigenze fondamentali di sempre insieme all’ASL. L'interruzione di abitudini e di percorsi terapeutici individuali a causa della sospensione dei servizi educativi, o di centri diurni e laboratori mirati, per alcune persone può comportare un significativo grado di compromissione fisica o psichica. I progetti come “Spazi sicuri all’aperto” sono strategie ed interventi determinanti sia per la persona con disabilità, che per i familiari che mai più di adesso sono pienamente in prima linea per tutto il tempo nell’affrontare tutte le sfide che una situazione di disabilità grave porta con sé. Teniamo a ringraziare tutte le persone e realtà che stanno aiutando a dare segni di vicinanza e sostegno in questo periodo davvero complicato: ASL, i Servizi Sociali, la Parrocchia, i volontari dell’Associazione Davide Pacassoni e tutti i cittadini che stanno contattando spontaneamente le persone, bambini, ragazzi, adulti ed anziani che si trovano in una stato di fragilità fisica o mentale.”