L’Amministrazione comunale si unisce al cordoglio del mondo della cultura internazionale per la scomparsa di Ezio Bosso. Nel momento in cui si intravede un po’ di luce dopo un periodo tra i più bui della storia recente, la notizia della morte del Maestro è un dolore improvviso che getta nello sconforto. La perdita di un artista di tale sensibilità, grazia e talento è un vuoto incolmabile e che può trovare consolazione solo attraverso il grande patrimonio di musica e di emozioni che ha lasciato in eredità al mondo. La mente in queste ore non può che andare all’immenso regalo che pochi mesi fa il Maestro ha fatto alla città di Rimini, nell’omaggio a Federico Fellini presentato al Teatro Galli, il 19 gennaio scorso, dopo due giorni di prove aperte al pubblico. E’ stato l’ultimo concerto nel quale il Maestro ha diretto la sua Europe Philharmonic Orchestra, un progetto da lui curato e che amava particolarmente. Un’occasione non solo per ascoltare e vedere all’opera uno dei geni della musica internazionale, emozionato nel dirigere nel ritrovato spazio polettiano - simbolo di quella rinascita in cui lui stesso si rispecchiava - ma un’opportunità per scoprirne l’umanità, il sorriso e quell’affetto sincero per Rimini e la Romagna, in un rapporto già consolidato e destinato a durare nel tempo. L’ultima immagine è di Bosso sul palcoscenico del Galli, nel suo personale ricordo di Federico Fellini attraverso la musica dei suoi grandi Maestri, Vivaldi, Mozart, Beethoven e anche Bach. “Maestro non è solo un appellativo un po’ abusato. I maestri veri sono quelli che hanno cambiato qualcosa, che indicano la strada. I grandi Maestri non hanno tempo” diceva. E non c’è dubbio che Ezio Bosso è stato, è, e sarà sempre un grande Maestro.
Cronaca
20:18 - Riccione