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Cronaca 10:55 | 21/04/2021 - Valmarecchia

Scoperti e denunciati dai carabinieri della Compagnia di Novafeltria due truffatori online

I Carabinieri della Compagnia di Novafeltria hanno scoperto e denunciato due truffatori della Rete.

Il primo è stato scoperto e denunciato dalla Stazione Carabinieri di Pennabilli: la prima vittima, una 54enne di Pennabilli, qualche settimana fa aveva avviato una richiesta di un prestito on line e per l’attivazione le veniva chiesta la somma di euro 55,00. La donna aveva versato la somma richiesta ed aveva atteso l’erogazione del prestito che però non era mai arrivato. Capito che si trattava di una truffa, la donna, si rivolgeva ai Carabinieri di Pennabilli ai quali spiegava, che dopo aver fatto alcuni preventivi di prestito on-line, le era pervenuta da un interlocutore sconosciuto nella chat di WhatsApp una proposta di prestito ad un tasso interessante, l’interlocutore aveva come contatto un numero telefonico straniero di nazionalità francese. Contattato il numero, la donna era stata dirottata su un sito “fake” di prestiti on-line dove, dopo aver compilato la richiesta, le veniva chiesto quale costo di attivazione pratica la somma di Euro 55,00, da versare su una carta Postepay. Dopo aver versato la somma ed atteso una settimana, il prestito non era mai stato erogato e la donna quindi aveva provato a ricontattarli ma sia il numero di telefono che il sito on-line erano spariti assieme ai suoi soldi.  Da li sono partite le indagini dei Carabinieri che hanno scoperto la tecnica utilizzata dal truffatore, che utilizzava un numero di telefono mobile intestato ad una persona estranea ai fatti, inoltre, tramite un indirizzo mail creato con un falso account, simulava la stipula di un prestito chiedendo ai malcapitati le spese di apertura pratica. Una volta intascata la somma il numero di telefono veniva disattivato ed il sito cancellato.  L’unica traccia lasciata dal truffatore era la carta Postepay. Dagli accertamenti, anche di natura bancaria, svolti i Carabinieri sono risaliti all’autrice, una 60enne residente in provincia di Caltanissetta, con varie denunce all’attivo sempre con lo stesso “modus operandi”. La stessa, dovrà ora rispondere all’Autorità Giudiziaria di Rimini del reato di “truffa aggravata”.  

Il secondo truffatore scoperto e denunciato dalla Stazione Carabinieri di Villa Verucchio:in questo caso, la vittima, una un 52enne residente a Santarcangelo di Romagna, qualche settimana fa aveva inserito un annuncio su “Marketplace”, per la ricerca di un blocco motore per la sua autovettura. Marketplace è una piattaforma integrata a Facebook che permette di vendere e comprare con gli altri utenti del social network.  A questo annuncio, aveva risposto un 33enne residente nella provincia di Foggia, che proponeva il blocco motore ad un prezzo vantaggioso. Per non perdere l’occasione, l’acquirente ha contattato l’autore dell’inserzione che, per bloccare l’affare, gli ha chiesto di versare l’importo dovuto pari a 600 euro, effettuando un versamento a favore di una carta Postepay. L’uomo ha atteso una decina di giorni e non vedendosi recapitare il pacco ha provato a ricontattare l’inserzionista che nel frattempo non era più raggiungibile ed aveva anche cancellato il suo “account Facebook”. A quel punto capendo di essere stato vittima di truffa si presentava presso la Stazione Carabinieri di Villa Verucchio per denunciare l’accaduto. I militari hanno intrapreso le indagini e grazie ad una serie di riscontri investigativi, anche attraverso i movimenti dell’international bank account number (più noto nella forma abbreviata iban), sono riusciti a risalire al responsabile, un 33enne residente a Cerignola (FG),  che aveva utilizzato altre volte lo stesso metodo, infatti il truffatore ricorrendo ad un collaudato “modus operandi”, simulava la compravendita on-line ingannando poi gli acquirenti, che versavano la somma pattuita tramite bonifico postale o accredito di Postepay, senza mai entrare in possesso del bene acquistato, rendendosi poi irreperibile.    Il 33enne, al termine degli accertamenti, è stato denunciato per truffa aggravata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini.