Nel primo pomeriggio di ieri in zona Grattacielo gli agenti di una Volante hanno notato un uomo seduto su una panchina nel giardino sottostante; al capopattuglia è bastato uno sguardo per riconoscerlo, avendolo più volte incrociato durante l’attività professionale quale persona con numerosi precedenti di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti e dedito alla commissione di reati contro il patrimonio. QUndo la pattuglia si è avvicinata alla panchina l'uomo è letteralmente schizzato in piedi, inforcando una bicicletta e cercando di fuggire. Ipoliziotti gli hanno intimato l’alt e questi, voltandosi per vedere dove erano gli agenti, è andato a sbattere con la bici rovinando a terra e permettendo agli operatori di raggiungerlo; ma l’uomo, come una furia, ha afferrato la bici scagliandola addosso ad uno dei poliziotti facendolo cadere per poi riprendere a scappare, questa volta a piedi. L’altro agente, il capopattuglia a questo punto si è messo in sella alla bicicletta ed ha ricominciato ad inseguire il giovane, inseguimento durato qualche minuto e conclusosi all’altezza di una struttura alberghiera di via Mantegazza, dove l’uomo ha cercato di nascondersi nel garage. Intanto in zona erano state fatte convergere altre due macchine della polizia di stato, con le quali è stata isolata l’area, dopodichè gli agenti si sono messi alla ricerca dell’individuo, ricerca conclusasi con esito positivo in quanto trovato mentre cercava di nascondersi all’interno di un vano di servizio in un sottoscala, proprio dall’agente che era rimasto contuso dal lancio della bici. Perquisito, gli operatori hanno capito il perché di tale reazione: da una tasca dei pantaloni è uscito uno smartphone molto costoso che, dopo alcuni accertamenti, è risultato essere provento di un furto commesso a rimini lo scorso 10 settembre ai danni di un turista lombardo. L’uomo, un 30enne di origine tunisina privo di documenti, irregolare sul territorio, è stato dichiarato in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per ricettazione.-